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LI WEI: l’inganno del reale – di Massimo Pascutti

“LI WEI : l’inganno del reale” – di Massimo Pascutti

 

Li Wei è un artista contemporaneo nato nel 1970 a Hubei in Cina, che si inserisce nel solco dell’avanguardia cinese concettuale.

Egli utilizza il corpo, proprio e di altri figuranti, per produrre delle opere di forte impatto visivo e provocatorie.

Grazie ai suoi precedenti da acrobata e con l’aiuto di cavi e di sostegni aerei ricrea delle situazioni che sembrano uscite da un’ardita e spinta postproduzione con Photoshop, ma che invece sono assolutamente reali (la postproduzione si limita ad eliminare le tracce di cavi e di sostegni). Si avvale inoltre dell’uso sapiente di specchi che interagiscono fra di loro tanto da creare delle immagini surreali, a volte grottesche e comiche.

Li Wei attraverso le sue convincenti e provocatrici performance artistiche, esplora le realtà multiple della società cinese contemporanea.

Stupisce e affascina la complessa realizzazione delle fotografie di Li Wei, che non sono quindi frutto di elaborazioni computerizzate, ma derivano da una maniacale preparazione e da allestimenti complicatissimi e ci lasciano piacevolmente sorpresi.

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3 commenti

  1. Nelle opere surrealiste ciò che è importante è l’idea che anima il meraviglioso, l’incredibile, il contro senso. Li Wei si esprime con grande ironia e spirito giocoso, con i sui personaggi in pataloncini corti, componendo messaggi che riflettono su temi seri, come: la minaccia delle armi, il salvataggio delle nuove generazioni dalle conseguenze dei conflitti, il rapporto di genere dove la donna appare scherzosamente prevalere sull’uomo, il popolo della surmodernità metropolitana sempre proteso a slanci verso mete immateriali incuranti della leggi di natura come quella di gravità. Ma si diverte anche con uno spirito circense dove la piramide umana si presenta rovesciata e le acrobazie dissennate del motoscafo esprimono l’idea della vacanza dal piacere sfrenato. Questo artista cinese presentato da Massimo Pascutti, parla molto dello stile di vita occidentale, o forse mi sto sbagliando perché invece sta parlando della nuova società cinese protesa ad interpretare i nostri miti con il vigore e l’entusiasmo di chi ha da poco scoperto l’ebbrezza di nuovi modelli sociali che promettono sconosciute libertà.

  2. Trovo la scelta di Li Wei molto interessante. Questa sua fotografia – performance sembra indicare un impetuoso bisogno di libertà raccontato con la vertigine del volo o delle acrobazie . Come sempre , ottima scelta Massimo.

  3. sono opere che mi intrigano come tutte le opere surrealiste ,forse qualcuno l’avrà visto martedì 28 maggio una performance sull’isola di San Giorgio, nella laguna di Venezia, in occasione della Biennale, una delle più importanti esposizioni di arte contemporanea del mondo. Li, insieme alla modella Li Mo, si è fatto sospendere con l’aiuto di corde e gru, poi ha sparso polveri colorate e ha fatto evoluzioni ad alcuni metri di altezza: una performance tipica di Li, che crea spesso situazioni in cui sembra sfidare la gravità.

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