Paìs è i nostri ricordi, sinuosi come strade, in grado di inerpicarsi nel cuore della notte per stravolgere i nostri sogni e il nostro passato come uragani pieni di speranza e nostalgia. Un posto, un luogo dove il cuore, la ragione e i sensi si uniscono all’inconscio per dare una visione onirica della propria adolescenza che ti fissa in un uno sguardo, bacio, ombra o riflesso nell’acqua. Il tempo scorre, ti appanna con la tua utopia della realtà o della fantasia per fare spazio a lunghe corse e passeggiate con i capelli al vento che ti accarezzano e inebriano con i bagliori della luce estiva.
Paìs è le lunghe corse per le campagne, per le strade e quella voglia di giocare e non fermarsi con il corpo e la mente, senza smettere di sorridere. Gli antenati ti osservano e ti proteggono nel lungo cammino della vita tra le grandi passioni del nuoto e della fotografia; il paese è in festa, celebra le sue tradizioni sfoggiando un ritmo di voci e grida che frantumano e riecheggiano tra scoscianti applausi e baci di amici e conoscenti. Tutto tace, insieme al tuo corpo nudo e indifeso; è ricoperto da una schiuma che esalta i tuoi lineamenti. Tutto è nel silenzio e nel buio profondo, come la nebbia mattutina che abbraccia le lunghe colline del tuo Paìs; gli abbracci dei tuo nonni, i volti incrostati dal tempo, si ingialliscono gradualmente come quei gesti d’amore che non potrai più ricevere se non in quelle lunghe quieti dove gli angeli permettono il loro ritorno. Anime che proteggono altre anime, gesti fluttuanti che si inebriano delle note dell’arpa che strizzano gli sguardi dei riflessi del tuo volto adolescente intrecciato con il volto di tua madre. Un racconto emotivo sviluppato in 30 fotografie che si alterna tra ambienti e sensazioni della fotografa Valentina Brancaforte che diventa una poesia visuale per descrivere il forte desiderio di ritornare su quella terra paterna siciliana dove sono nati i sogni e i valori della sua vita adulta.
Uno storytelling personale che è stato presentato nel 2022 al Festival “Marenostrum” al Centro Internazionale di fotografia di Palermo. Paìs è un cerchio che si chiude con il proprio passato per crearne uno nuovo sul presente. Valentina riconosce in Chiara Lucia, la protagonista delle foto, il suo alter ego, nei lineamenti, nel suo carattere e nella sua voglia di vivere e rimanere a Buscemi: città della provincia di Siracusa, dove l’autrice ha trascorso la sua infanzia e adolescenza insieme ai suoi nonni paterni. La sua narrazione visiva tende ad essere distaccata come la street photography; alternando fotogrammi di paesaggio per enfatizzare e documentare le tradizioni e il luogo della sua Buscemi; e la fotografia concettuale e ritrattista per risaltare la sua intimità di bambina che diventa donna. Su questo ultimo punto possiamo notare la fotografia di due giovanissime che giocano con un’ombra proiettata sulla strada insieme allo scatto della bambina che corre in mezzo al prato, trasformando il movimento dei suoi capelli come delle ali pronte a volare verso la vita. L’acqua diventa una metafora catartica della trasformazione del suo corpo e della sua mente. I volti quasi tendono ad essere nascosti oppure proiettati nei riflessi degli specchi; ma guidati sempre dai nonni e della madre.
Valentina Brancaforte in questa fiaba della sua realtà, compie un viaggio nella sua anima e nella sua terra. Catanese, classe ’83. Comincia a fotografare nel 2012, periodo nel quale la sua vita si divide tra Catania e Palermo per motivi di lavoro. Si concentra su tematiche sociali legate agli innumerevoli viaggi alla ricerca dell’identità dei popoli. Questa analisi la compie nei paesi e nei luoghi più remoti del mondo come la Mongolia o Cuba (recente la mostra Habitat Mongolia ) , ma anche e soprattutto nella sua Sicilia, dove cerca di cogliere e trasmettere i colori, le atmosfere ed i profumi che respira. Approfondisce i temi della fotografia con Letizia Battaglia e Beniamino Pisati. Ha esposto in Italia (‘Novecento, Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione.’ – Collettiva curata da Vittorio Sgarbi; ‘La Ricerca della Bellezza’ – Collettiva curata da Letizia Battaglia) ed è una delle autrici del progetto “Il Cantico di Librino” a cura di Antonio Presti e della Fiumara d’Arte. Attualmente espone fino al 20 di novembre a Palermo presso la galleria FIAF- Arvis Palermo il lavoro “Nero latte”.
Alcune sue immagini sono state scelte per la galleria fotografica online di National Geographic Italia. Fa parte del direttivo dell’associazione fotografica “Onirica Spazio Creativo” associata FIAF, nata a Catania a maggio 2023, ricoprendovi la carica di vicepresidente.
Testo di Giuseppe Calascibetta (#fiaferssicilia)
Per conoscere meglio Valentina