All’Italian Street Photo Festival 2023, a Roma, incontro Sonia Granata. Facciamo due chiacchiere, guardiamo un po’ la mostra, poi durante la giornata ci perdiamo di vista. La sera c’è l’annuncio dei vincitori e al primo posto della categoria “foto singole” il display mostra la sua foto. Aspetto di vederla andare a ritirare il premio ma non appare… Eppure c’era… Niente, non si vede. Le mando per messaggio la foto del display con la sua foto, il suo nome, la scritta “prima classificata” e la mia domanda: “Ma dove sei???”. Aveva un’impegno per cena da una sua amica. “Ma proprio ora?”, le chiedo. “Ma chi se lo aspettava…” risponde lei.
Ci si meraviglia sempre quando in una persona che ha del talento si vede un’umiltà superiore al talento stesso.Non che fino a quel momento le mancassero i risultati: già finalista a Roma, Miami, Los Angeles, Sydney, Bruxelles, e poi anche un terzo posto in Australia. Un paio di mesi dopo il successo di Roma (dove in questo 2024 tornerà fra i giudici) ci siamo ritrovati pure a Bruxelles, dove lei era anche esposta in una mostra di donne street photographers. La qualità delle sue immagini meritava anche quella.
La fotografia di Sonia colpisce per la sua capacità di trovare assonanze fra soggetti, oggetti, colori e forme che pochi riuscirebbero a cogliere ma che appaiono evidenti una volta che ci si trova davanti all’immagine finale.
Una delle sue qualità, che si comprende osservando le sue foto, è di riuscire a percepire e rappresentare in due dimensioni quello che nella realtà è in 3D, inserendo nello stesso frame piani fra loro lontani che giocano insieme a formare un tutt’uno. “Ultimamente mi sto divertendo a fare i dittici, mi piace ricercare elementi in comune in situazioni differenti e allenare l’occhio nelle analogie e nelle geometrie”.
Appassionata di tutte le arti visive, nel 2016 inizia a frequentare corsi di fotografia in una scuola dove poi diventa docente. “La scuola mi ha insegnato ad amare tutti i generi di fotografia, dal ritratto ambientato, al food, alla fotografia astronomica e paesaggistica. Non ho mai inteso la street solo come un genere, ma come l’unione di tutte le esperienze fatte e riportate per strada. La street arriva da sola, è come il calcio, lo possono giocare tutti, anche con un pallone di cartone.”
La Street Photography è il genere che affronta più frequentemente, per lei fotografare sempre e ovunque diventa quasi un automatismo, “in mancanza d’altro posso fotografare anche solo con gli occhi”.
Anche la ricerca grafica e l’aspetto ironico convivono o si alternano nelle sue immagini, e non ci si meraviglia che fra i suoi autori preferiti ci siano Elliott Erwitt e Helen Lewitt, “mi hanno ispirata tantissimo per la ricerca di situazioni divertenti e particolari”.
Sembra di percepire due anime in Sonia: talento e umiltà, razionalità e ironia…
Continua a raccontare: “sono nata e vivo tuttora a Casorate Primo, un paese tra Milano e Pavia, infatti mi sento di appartenere a due città. Figlia della nebbia e del grigiore, dei campi di riso e dell’afa estiva, se l’una mi ha ispirato le geometrie di una metropoli, l’altra mi ha permesso di allungare lo sguardo verso l’orizzonte.”
Oltre dalla street photography è profondamente colpita anche dal fotogiornalismo americano, “Tom Brenner, Carlos Barria, Jabin Botsford e altri, li trovo incredibili e nonostante stiano facendo foto giornalistiche la street vision è spettacolare”.
Ecco che le due anime sembrano ancora più evidenti: quella talentuosa e quella umile, quella della nebbia e quella dell’afa, quella che passa dall’occhio ironico a quello attento alla composizione, quella della Street Photography o del reportage. Non ci si meraviglia che queste due anime vengano attratte anche dai dittici: le assonanze, e in qualche caso gli opposti, sono delle evidenze in tutti i suoi lavori. Attinenze formali, gestuali, tonali o compositive, mai banali, in grado di colpire l’osservatore per la profondità del suo sguardo e per l’originalità della visione.
Evidentemente la capacità di approcci diversi moltiplica le sue possibilità espressive, e sicuramente una capacità di osservare così acuta e intelligente la porta più facilmente a risultati brillanti.
“Un pensiero che faccio spesso? Sentirsi un passo indietro agli altri così si impara, ma sempre un passo avanti a tutti così non li ritrovi nello scatto.” Ecco: sia indietro che avanti, con due anime ci si può riuscire più facilmente!
testo di MARIO MENCACCI
Se volete conoscere meglio SONIA GRANATA
C’è tempo fino al 3 MARZO per partecipare ai contest dell’ISPF, di cui FIAF è partner. Grande vetrina per la street internazionale.
VI diamo una notizia in anteprima: ai tavoli di Lettura di Portoflio a cura della FIAF, del DiS, domenica mattina 28 aprile troverete MARIO MENCACCI. Ma non sarà da solo, seguiteci e vi sveleremo i nomi degli altri lettori.