Maurizio Tieghi – Ai margini della realtà 1° parte
Condivido con tutti gli amici dell’AGORA’ DI CULT un’iniziativa del FOTOclub FERRARA tramite un breve riassunto, riportando quanto ho potuto apprendere dai concetti e le immagini messe a disposizione dal relatore, riguardante le finalità del seminario e la sua prima lezione.
Ai margini della realtà
Inquadrare concetti, fabbricare visioni
Seminario di fotografia concettuale liberamente ispirato al film Blow Up di Michelangelo Antonioni
I° Parte
Premesse e finalità
L’intento è quello di fornire un approccio teorico alla conoscenza del sistema fotografia-arte contemporanea e poi, come ovvia conseguenza, di stimolare e favorire la produzione di immagini mettendo in pratica quei meccanismi di scrittura fotografica concettuale che, oggi, sembrano indispensabili per accedere al mondo delle gallerie e dell’arte contemporanea.
Perché Blow Up
Quest’anno ricorre il centenario della nascita del regista ferrarese Michelangelo Antonioni (1912-2007) si è ritenuto di poter “dedicare” il corso seminariale a “Blow Up” non per una generica adesione alle celebrazioni antonioniane, ma perché proprio “Blow Up”, ormai assurto a intramontabile cult movie, è il capolavoro cinematografico che, più di ogni altro, ha saputo raccontare la “concettualità fotografica” e il ruolo dell’arte, spiegando l’ambiguità, il fascino dell’apparenza e la plurisignificanza di cui l’immagine sensibile è portatrice.
Caratteristiche del seminario
Il corso seminariale viene articolato in quattro lezioni, tre avranno carattere esclusivamente teorico mentre la quarta sarà “laboratoriale” e propedeutica alla frequentazione del successivo workshop.
Coordinamento scientifico.
Il corso seminariale si avvale della progettazione e della collaborazione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara. Le lezioni saranno sviluppate da Roberto Roda.
Studioso di antropologia culturale, antropologia dell’arte e di fotografia, Roberto Roda. coordina le attività del Centro Etnografico Ferrarese e vanta una riconosciuta esperienza anche nella produzione di immagini attinenti sia alla ricerca artistica sia alla documentazione destinata alle scienze sociali e territoriali. È autore e curatore di numerosi saggi e volumi di etno-antropologia, di storia e critica dell’arte, di fotografia.
Conversazione 1
LA FOTOGRAFIA NEL SISTEMA “ARTE CONTEMPORANEA”
L’immagine sensibile da documento ad opera d’arte concettuale. Contraddizioni e cortocircuiti
Contenuti principali della prima conversazione (Ferrara 01/03/2012) .
L’arte contemporanea si fa con tutto, anche con la fotografia, la cui presenza nelle gallerie, nei musei, nel mercato dell’arte è in continua espansione. Si prenda come esempio il colloquio tra il protagonista del film Blow Up, il fotografo interpretato dall’attore David Hemmings, e la ragazza fotografata nel parco, l’attrice Vanessa Redgrave, inerente la pala d’aereo comprata solo perché bella. Cambiandone utilizzo l’artista la considera già una possibile opera d’arte, mentre la donna non può esimersi da contestualizzarla solamente come un possibile oggetto d’arredamento, da mettere nel salotto dell’abitazione del fotografo. In modo semplice il regista spiega, tramite le parole dei due protagonisti del suo film cosa sia l’arte moderna e concettuale.
Per comprendere meglio il mondo dell’arte contemporanea si consiglia la lettura dei due seguenti libri:
…………………..“Lo squalo da 12 milioni di dollari” …………………….“Si fa con tutto”
…………………………di Donald Thompson ……… di Angela Vettesse
Per contestualizzare il periodo storico a cui si riferisce il film vengono citati alcuni fotografi inglesi, operativi a Londra a metà degli anni 60, che ispirarono il regista, si riportano i nomi dei due forse più noti: per la moda BRIAN DUFFY, ora in mostra con le sue foto più significative al museo Alinari di Firenze, per il reportage l’icona DON MCCULLIN.
Anche nella fotografia italiano in quegli anni c’è fermento ed innovazione, riferisce il relatore che sono molti attivi alcuni artisti emiliani, cita il ferrarese BRUNO VIDONI, famoso per i finti reportage di guerra alla McCullin, il più noto modenese FRANCO VACCARI .
Complimenti vivissimi a Maurizio Tieghi che con il suo progetto inaugura il settore dell’Archivio che raccoglie gli “Eventi di studio della fotografia”. Infatti egli ci raccoglie gli argomenti di un seminario tenuto da Roberto Roda a Ferrara che è ancora in fase di svolgimento.
Ecco che con l’impegno di Maurizio in tanti potranno conoscere quali sono stati i contenuti principali di questo importante momento di studio. In questo modo Agorà Di Cult si fa vera piazza dove si condivide anche la cultura fotografica vissuta nella propria città. Questo è il nostro metodo per divulgare la fotografia, non perdete l’occasione di valorizzare gli eventi della vostra città!
Sto frequentando il corso e desidero complimentarmi con il circolo organizzatore e con il Prof. Roberto Roda che, con parole semplici e richiamando le situazioni raccontate nel film, ci introduce ed accompagna nel difficile mondo dell’arte contemporanea.
Blow Up ha segnato un periodo della mia vita non solo perchè c’era la fotografia di mezzo, anche la ricerca e la proposta di oggetti, abiti e situazioni ambientali nuove per il periodo storico relativo all’uscita del film erano e sono ancora di rottura, accolte dalla sensibilità di una bella fetta di pubblico che ne ha fatto un film cult.
Complimenti per l’iniziativa
Lugo
Iniziativa bellissima, quella del FOTOclub FERRARA, frequento il seminario con molto interesse ; già il titolo del percorso è intrigante “ Ai margini della Realtà” Inquadrare concetti Fabbricare Visioni “
Bellissima la voce, fabbricare visioni. Il film di Antonioni “Blow Up “come spunto per riflettere sulla fotografia contemporanea . L’incontro con Il relatore Fotografo e Artista Roberto Roda è stimolante , spiega molto semplicemente concetti filosofici , correlazioni ,analisi ,riflessioni che mai e poi mai da sola avrei capito. Complimenti al circolo di Ferrara e ai loro organizzatori .
Mi piace sottolineare l’importanza dell’iniziativa e del relativo coinvolgimento dei nostri associati, non solo per i suoi contenuti estremamente interessanti e di alto livello culturale, ma soprattutto perché ci permette, attraverso questo blog, di aprire una finestra e di dialogare su aspetti non così frequentati nell’ambiente amatoriale.
Claudio Pastrone