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Ri-tratti – di Giuliana Traverso

Ri-tratti
(2012) 

Riflessioni su Giuliana Traverso
di Orietta Bay.

Nel panorama fotografico italiano degli anni ’60 quando Giuliana Traverso si affaccia al mondo della fotografia le fotografe sono in estrema minoranza. Inizieranno a farsi largo in modo più forte nella società negli anni settanta, anni legati al movimento femminile che porterà all’ emancipazione, consentendo alle donne di esprimersi, anche nel mondo della comunicazione visiva, liberamente e con gli stessi mezzi degli uomini.

Troviamo, in quel tempo, di grande fermento politico e culturale, nomi importanti: Carla Cerati, Letizia Battaglia, Paola Agosti che, come la Traverso, con i loro scatti iniziano a dare alla fotografia italiana un punto di vista differente.

Diverse per scelte tematiche e stilistiche con le loro opere ci conducono sia nella storia documentaria, a volte drammatica, del nostro paese, che nella rappresentazione della quotidianità con i suoi tratti caratteristici. Documentazione che va oltre gli accadimenti e il sociale per divenire anche profonda ricerca introspettiva ed estetica.

E proprio questa ricerca è base forte per tutto il percorso fotografico di Giuliana Traverso.

Percorso che inizia nel gruppo del Circolo Genovese per proseguire poco dopo da solista.

Da subito il suo fare fotografia diviene esigenza profonda e mezzo perfetto per raccontare e raccontarsi. Già dai primi lavori emerge quella che sarà la sua caratteristica, quella che l’ha portata ad ottenere plauso e consenso, il suo essere sempre un passo avanti, tesa nell’ interpretazione profonda e attenta della realtà con sguardo nuovo e intuizione illuminante.

La sua intensa produzione è attiva più che mai e continua a regalarci, attraverso le sue opere, momenti di sublime “arte fotografica”.

E vorrei, per sottolinearlo, far partire la nostra riflessione proprio dal suo ultimissimo lavoro, non ancora pubblicato.

Giuliana Traverso è fotografa che sfugge a classificazioni e definizioni, lei stessa si ritiene una “giornalista del visuale” in virtù dell’ intima capacità di spaziare tra le varie tematiche mantenendo sempre evidente il “fil rouge” della sua poetica.

Questo lavoro dal titolo “Ri-tratti” è rivisitazione, una sorta di riproposta, quasi un ripensamento, di una serie di ritratti realizzati nel corso di alcuni anni e facenti parte di vari suoi lavori.

Già dalle prime immagini ci stupisce e ci procura una subitanea sequela di interrogativi.

Sentiamo subito che la Traverso, non è cambiata, è ancora e sempre la pioniera, l’apripista, quella che viene un poco prima, sempre un poco avanti. Lei è così da sempre a partire dal quel 1961, quando stupì per la forza e la novità nell’interpretazione, nel ritratto di Ornella Vanoni.

Tutti i suoi lavori ce lo hanno dimostrato.

Oggi ci prende idealmente per mano per condurci verso un suo nuovo, momentaneo, forse, modo di vedere e intendere il “ritratto”.

 

Sua caratteristica è stata, anche, un’innata adesione ai canoni classici di bellezza. Con un’attenta ricerca di perfezione e armonia. Attraverso la plasticità delle forme, l’inserimento nel contesto e l’attenta scelta cromatica ha dato forza al suo sentire, che le ha permesso di realizzare opere che hanno procurato tra autrice e fruitore una intensa sinergia per arrivare alla comunicazione del sentire.

Qui tutto si scombina. Restiamo sbilanciati da questo suo rompere gli schemi.

Ci troviamo di fronte a “ritratti” spezzati, scavati, piegati, strapazzati, dai contorni e forme incerte.

Ci sentiamo spinti verso il dentro; come se Lei ci chiedesse di passare oltre la “soglia” costituita dall’apparire, dall’esteriorità, dalla bella posa, per addentrarci nell’essere profondo della persona.

Sono questi ritratti una ricerca dell’io profondo. Non vuole la Traverso solo provare e farci sentire quel “brivido intenso” che si genera tra fotografo e fotografato e crea la giusta atmosfera per il dono della propria immagine, del se stessi davanti all’obiettivo.

Non gli basta più. In questo lavoro va alla ricerca del possedere il tutto.

 

Vuole, come rompere , sbriciolare, piegare, per far cadere, la maschera che ciascuno, spesso o quasi sempre, indossa, per scoprire la vera essenza, il vero Io da ritrarre.

Come lo scomporsi in un caleidoscopio per scoprire altro di se; nuove forze e debolezze, certezze e paure.

Sceglie allora una stampa sgranata, che si allontana dalla perfezione digitale, un bianco nero smorzato, giocato sui toni medi dove è il grigio che predomina, generando in noi il senso dell’abbandono, della lontananza, dello sfumare dal tangibile.

Ci coglie l’ansia della perdita.

Ma se osserviamo con il passo giusto, se riusciamo ad affidarci alle sue immagini vedremo che in effetti questi sono “ri-tratti” nuovi.

C’è, in questa novità-rottura, la scoperta di una nuova fragilità, sentiamo queste persone non più solo “personaggi importanti” ma “persone importanti” che non si pongono davanti all’obiettivo per mostrarsi ma per trovarsi.

Come se l’autore ci spiegasse che in questa ricerca dell’altro possiamo, dobbiamo vedere, una ricerca personale.

Ogni fotografo è nelle proprie immagini e la profondità e intensità emozionale della Traverso ancora una volta raggiungono la forza di un urlo che scuote e risveglia.

Orietta Bay

 
 
 

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13 commenti

  1. Con questo primo Post, inizia uno studio completo dell’opera di Giuliana Traverso condotta dalla sua stretta collaboratrice Orietta Bay. Questo progetto presenta aspetti sia innovativi che di unicità perché Orietta assiste da un ventennio l’attività dell’importante fotografa. Giuliana Traverso ha operato sia nella creatività fotografica che nella formazione della capacità espressiva con la fotografia, infatti nella scorsa settimana ha aperto i corsi di “Donna fotografa” 2012-13; la sua scuola riservata alle donne inizia nel 1968 e non ha mai avuto interruzioni. Chi desidera approfondire l’interezza della sua vicenda artistica consiglio la Monografia “Giuliana Traverso-Autore dell’anno FIAF” per il 2000. Orietta ha condiviso con Giuliana ogni fase del suo processo creativo, in particolare la camera oscura, per questa conoscenza intima che ella ha delle opere la sua lettura ci darà un punto di vista privilegiato e unico. Pubblicheremo un’opera al mese iniziando dalle più recenti e andremo a ritroso nel tempo fino alle iniziali. Complimenti vivissimi a Orietta Bay per l’importante progetto intrapreso e sentiti ringraziamenti a Giuliana Traverso per questo suo nuovo prezioso dono.

  2. Mi fa veramente molto piacere poter leggere e quindi approfondire la conoscenza, anche se solamente attraverso questo mezzo, di questa fotografa che tanto ammiro per la sua arte e per il suo modo di essere.
    Grazie a Orietta Bay per aver pensato di regalarci queste pubblicazioni, aspetterò con curiosità la prossima.
    Marisa

  3. Orietta carissima,centri sempre l’ anima delle persone con parole giuste ed equilibrate, grazie per questo tua iniziativa, che ci fa conoscere più a fondo la grande Giuliana.
    Roberto

  4. Orietta in questo splendido post ci regala la visione di questi “Ri-tratti” di Giuliana Traverso, che appaiono come pagine strappate da un libro di qualche anno fa, non così vecchio , ma sufficientemente datato per evocare in noi ricordi e sensazioni….come se l’autrice volesse portare con se il ricordo di quei personaggi e avesse deciso solo in un secondo tempo di condividere la sua visione con il pubblico, dopo tormentati ripensamenti. Davvero complimenti a Orietta per la sua lucida presentazione. Grazie!

  5. Per quanto abbia sempre sentito parlare di Giuliana Traverso, conosco poco la sua opera. Grazie alla presentazione efficace e sentita di Orietta Bay, mi avvicino a questa grande autrice dal suo ultimo lavoro che mi sorpende per l’originalità e il suo nuovo modo di intendere il “ritratto”; veramente si va “oltre”, penetrando nell’intimo e nella profondità di ciascuno.
    Grazie Orietta Bay

  6. Ringrazio per i commenti e sono felice per l’accoglienza.
    Premesso che Il grazie più grande lo dobbiamo tutti a Giuliana Traverso che con la sua arte ci ha dato e continua a darci tanti momenti di intense emozioni e al nostro direttore che ha pensato questo strumento di condivisione.
    Al prossimo post
    Orietta Bay

  7. Grazie Orietta per questo bellissimo post. Non conoscevo quest’ultimo lavoro che conferma le doti di grande ritrattista di Giuliana Traverso e che nascono dal suo intuito psicologico ed estetico e dalla sua disponibilità affettiva verso il soggetto che nelle sue mani appare in tutta la sua importanza e unicità.

  8. Conoscendo sia Giuliana che Orietta, ho deciso di scrivere questo breve pensiero guardando le immagini e prima di leggere il post di Orietta.
    Giuliana, personalità complessa e di grande capacità introspettiva. Da qualche anno la conosco, come in ogni sua immagine, con lei nulla è mai scontato. Le sue sono opere/azioni culturali e di concetto dai contenuti molto, molto profondi, che sovente mi inquietano e proprio per questo mi spingono ad una attenta riflessione. Quelle di Giuliana sono immagini che vanno oltre il concetto di fotografia, talune sono “straordinarie”, spesso fanno vibrare le nostre più intime e profonde radici, facendoci capire quanto complessa sia la nostra natura. E poi alla base di tutto c’è sempre la creatività, un’idea, come in questi ritratti che vogliono parlarci.
    Orietta è grande e non lo dico per amicizia. E’ dotata di intuito, forte personalità e sensibilità. Scrive cose profonde in modo molto semplice, cosa questa per niente facile. La sua formazione sommata ad “entusiasmo e amore” per la fotografia è infine un grande dono per tutti noi.
    Roberto Montanari.

  9. Un grosso grazie ad Orietta per il suo contributo, e grazie a Giuliana che ci regala attraverso le sue foto la sua straordinaria sensibilità e capacità di “sentire”.
    Condivido le parole di Roberto; purtroppo ho conosciuto l’opera di Giuliana Traverso soltanto 2 anni fa a Face Photo News, con la mostra “l’udienza è tolta”. Le sue foto mi hanno colpito profondamente sentendole molto vicine al mio modo di vedere la realtà umana. Quindi accolgo con grande piacere e interesse la possibilità di conoscere meglio il suo percorso fotografico.

  10. Che dire, Giuliana Traverso espressione di grande creatività,e grande donna, la sua fotografia spinge ognuno di noi a riflettere sull’atto del fotografare prima dello scatto, da principio è un pensiero , è un concetto è una azione ben precisa personale, introspettiva , bellissimo portfolio straordionaria presentazione. grazie

  11. Si percepisce da questo post il grande amore che lega Orietta alla “Maestra”.
    Certamente questo sodalizio, oltre ad arricchire le persone direttamente coinvolte, fa sì che di Giuliana Traverso tutto venga percepito, nel migliore dei modi possibile.
    Io ho la fortuna di conoscere entrambe e, pertanto, non posso che ringraziarle per la dedizione e la passione che dedicano all’arte fotografica.
    Di Giuliana Traverso mi fa meraviglia la curiosità così vivida per la sperimentazione e la ricerca introspettiva dei soggetti.
    Di Orietta amo in maniera particolare la sua capacità di comunicare alla platea la sua passione in modo così schietto, mai banale, riuscendo a raggiungere sempre il cuore di tutti.

  12. grazie Orietta per questo post in cui sottolinei la grande forza espressiva della maestra.
    la sottile capacità di visione e di lettura da parte tua rende il tutto ancora più interessante.

  13. L’Autrice é riuscita trasmettere la particolarità dei caratteri delle persone, anche grazie il modo di trattare le foto: la piegatura delle foto stampate ha aiutato molto in riuscire a fare un bel lavoro. Complimenti!

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