Lorenzo Cicconi Massi – di Giancarla Lorenzini
Giancarla Lorenzini
LORENZO CICCONI MASSI
Lorenzo Cicconi Massi, sceneggiatore, regista, fotografo pluripremiato ma di una modestia quasi disarmante, vive ed opera a Senigallia; e proprio dalla sua terra marchigiana, che ama profondamente, trae linfa per le sue immagini.
Si impone giovanissimo nel panorama fotografico per uno stile del tutto personale, elegante e raffinato.
Innamorato di Giacomelli, su cui per il decennale della scomparsa, realizza il film “Mi ricordo di Mario Giacomelli”, si distacca tuttavia dal Maestro, mantenendo però nelle sue fotografie le stesse connotazioni poetiche.
Lorenzo sa trasformare la banalità dei luoghi e delle persone in immagini suggestive e ammaliatrici che nascono da un’esigenza di rappresentazione interiore. Quindi pur partendo dalla realtà, essa non è più oggettiva ma soggettiva, il suo mondo si anima di visioni senza tempo e senza luogo, visioni oniriche destinate a diventare eterne.
Scrive mirabilmente Renata Ferri: “la sua fotografia è sensibile ed intelligente, ricca di suggestioni, capace di trasmettere la visione di un sogno. Nelle immagini dei giovani che ritrae c’è lo splendore dell’incanto, il sapore ambiguo dell’innocenza, la forza degli sguardi che lasciano allo spettatore la magia dello stupore.”
Biografia:
Nasce a Senigallia dove tuttora vive.
Nel 1991 discute la tesi di laurea in Sociologia “Mario Giacomelli e il gruppo Misa a Senigallia”.
Comincia il suo lavoro di ricerca fotografica in bianco e nero. Nel 1999 ottiene il primo premio al concorso Canon. Dal Gennaio del 2000 è uno dei fotografi dell’ agenzia Contrasto. Il mensile ARTE lo include fra i 10 giovani talenti del panorama fotografico italiano.
I suoi lavori vengono premiati in numerosi concorsi (premio Verona 2002 ecc..), pubblicati dalle maggiori testate italiane e straniere (Images, Newsweek,) ed esposti in due personali alla Treffpunkt Galerie di Stoccarda e allo Stadthaus di Ulm.
Dal 2006 alcune sue stampe fanno parte della collezione di Forma, prestigiosa fondazione per la fotografia di Milano.
Nel 2007 è premiato nella sezione “sports features singles” al World Press Photo di Amsterdam, con un lavoro sui giovani calciatori cinesi.
Sempre nel 2007 riceve il prestigioso premio G.R.I.N.(Amilcare Ponchielli) per “fedeli alla tribù”.
Per i 10 anni dalla scomparsa del grande fotografo senigalliese realizza il film “mi ricordo Mario Giacomelli”, (dvd ed. Contrasto) con la partecipazione dei più importanti personaggi della fotografia e dell’arte italiana.
Estate 2011 espone presso Mole Vanvitelliana di Ancona con 3 opere, per la Biennale di Venezia padiglione delle Marche, curata da Vittorio Sgarbi.
Nel 2012 ha lavorato per il progetto di Altagamma “Italian Contemporary Essence” con le più importati aziende italiane, in mostra alla triennale di Milano.
Gennaio 2013 ha esposto presso la Fondazione Venezia 2000.
Aprile 2013Museo Ferragamo per la mostra “il calzolaio prodigioso”.
Ha curato le fotografie esposte alla fondazione museale TOD’S.
Nel Marzo 2014 è stato scelto da Elisa come fotografo ufficiale del tour “L’anima vola” .
Cinema e video
Al cinema esordisce nel 2003 con il lungometraggio “PROVA A VOLARE” che ha fra gli interpreti l’esordiente Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini ed Antonio Catania, distribuito in 180 copie nel sett. 2007 dall’Istituto Luce, tutt’ora in programmazione su SKY cinema e su LA7, che gli ha dedicato una puntata della trasmissione “la valigia dei sogni” .
Nel 2012 cura la regia del video “la terra del duca” .
Dal 20 giugno all 27 luglio Lorenzo Cicconi Massi sarà in mostra a Sassoferrato presso il MAM’S Palazzo degli Scalzi in occasione della V° edizione del festival fotografico Sassoferrato Face Photo News.
Lorenzo Cicconi Massi sarà in mostra a FacePhotoNews di Sassoferrato da venerdì prossimo, questo post non è stato richiesto appositamente, ma Giancarla Lorenzini lo ha preparato spontaneamente. Mi piace quando nel Di Cult si vede questa voglia di giocare insieme col piacere di contribuire alla condivisione di un festival come FacePhotoNews che è concettualmente nato nel nostro Dipartimento e si sta evolvendo con i valori che sono propri del Volontariato Culturale FIAF. Non vi nascondo che anche per me Lorenzo Cicconi Massi è una rivelazione e che lo conoscerò al festival, ma già all’ipotesi di una sua partecipazione al festival mi incuriosì, perché è di Senigallia. Dopo aver curato la Monografia di Ferruccio Ferroni, e recentemente quella di Riccardo Gambelli, guardo ai fotografi di questa città marchigiana con un occhio particolare, perché loro debbono fare i conti con un’eredità estetica impressionante. La grande ombra di Mario Giacomelli è sempre presente nell’immaginario di chi a Senigallia pratica la fotografia. In queste opere animate da idea artistica si nota la continuità stilistica ma anche filosofica con l’opera del grande Maestro. Una continuità che parte da quei forti stilemi, dai neri densi e i bianchi accecanti, ma che poi vengono reinterpretati dalle pulsioni esistenziali dell’umanità contemporanea che evidentemente il Cicconi vive. E’ la chiara modernità, ad esempio, di “Fedeli alla tribù” che mi entusiasma, perché in essa si vede ben assimilata la lezione di Giacomelli ma anche un gusto fortemente personale e modernissimo nell’interpretare una tematica antropologica del mondo d’oggi.
La ballata popolare è una forma narrativa musicale di tradizione orale che nasce dalla cultura popolare per vivere, oggi, nella tradizione.
Il processo di trasmissione verbale, nel tempo, e le continue migrazioni nello spazio, fanno sì che, la storia narrata (musicalmente), sia sottoposta ad un processo di continua levigazione; come accade ad un sasso che rotola incessantemente nel letto di un fiume. Fino a raggiungere una sua forma essenziale, ai confini estremi dell’archètipo di junghiana memoria.
La fotografia di Lorenzo Cicconi Massi ha molti punti in comune con la ‘popular balladry’.
Le sue immagini sono narrate con toni essenziali, levigati.
Una fotografia, quella di Cicconi Massi, che narra costantemente (dalla parte) del popolo, inteso come insieme di persone senza distinzione di classe sociale; e, già solo per questo, autentica.
Una visione pittorica di cui condividiamo la contaminazione per le stesse ragioni per le quali abbiamo condiviso la contaminazione della visione ‘fotografica’ di artisti del calibro di Michelangelo Merisi, Jan Vermeer ed Antonio Canal.
Una visione poetica quella di Lorenzo, che narra della fragilità dell’Uomo; ma lo fa in modo gentile, protettivo.
Una tensione naturale verso tutto ciò che vive.
La ‘Pietas’ di un figlio verso un padre lontano.
Teofilo Celani