Pellegrini – di Dario Mariantoni
Pellegrini – di Dario Mariantoni
Il Portfolio ‘Pellegrini’ scaturisce da un lato dal bisogno di rendere omaggio ad un Pontefice protagonista per moltissimi aspetti della Storia del secolo scorso, dall’altro nel cercare di comprendere quanto il Papa polacco con il suo innovativo metodo mediatico di ‘porgersi’ alle genti di ogni continente, soprattutto ai giovani, abbia segnato in modo profondo più di una generazione.
Pellegrino Karol, in ogni angolo del pianeta, come nessuno aveva fatto prima; Pellegrini tutti coloro che da ogni dove sono venuti nella città Eterna alle sue udienze e ai suoi raduni negli anni del suo pontificato; Pellegrini milioni di persone che sono giunti per i suoi funerali; Pellegrino il sottoscritto …
Mescolato ad una marea umana all’alba del 7 aprile 2005, dalla stazione Tiburtina ho iniziato il mio cammino a piedi fino a giungere alla Basilica Vaticana dove una fila ininterrotta di fedeli, credenti di ogni religione, atei … da giorni rendeva omaggio ad una Persona direi ‘quasi normale’ per la vita che aveva condotto prima di indossare l’abito talare , e per la ‘santità’ reclamata subito il giorno stesso della sua morte come mai era capitato ad alcuno sul soglio pontificio in passato.
“Aiutaci a realizzare i nostri sogni da lassù…” questo un post-it lasciato da Raffaele e Nella sul sagrato della Basilica di San Pietro.
“Pellegrini”, di Dario Mariantoni è un’opera generata da un’idea narrativa tematica per la rappresentazione soggettiva di un evento collettivo.
Dieci anni fa si celebrarono le esequie dell’allora Papa Giovanni Paolo II, oggi San Paolo Giovanni II, un evento che ha segnato il culmine del percorso terreno di un uomo che ha profondamente influenzato la storia del suo tempo e segnato nell’intimo tante coscienze sia cristiane che di altre fedi o ideali.
I funerali furono pertanto un evento mondiale, Dario Mariantoni lo visse da pellegrino tra pellegrini, e il suo attento racconto fotografico lo prova.
Le sue immagini hanno cercato di rappresentare l’umanità multietnica, orfana in quel giorno, che in quel giorno si è stretta attorno alla salma di quest’uomo straordinario, vivendo così un’elaborazione collettiva del lutto e una maturazione personale del proprio credo.
Il portfolio nella sequenza si snoda nel lungo percorso metropolitano e nei ritmi lenti dettati dal rito, esso ci mostra gli stili comportamentali, i messaggi, espliciti nei silenziosi slogan e impliciti negli atteggiamenti di preghiera, che venivano condivisi tra i pellegrini.
La scelta del profilo colore delicato connota di tenerezza ogni istante fermato in uno scatto fotografico, la scelta della rappresentazione dell’incontro con la salma, vista ambientata nella rito, assegna il valore comunitario anche a questo momento tanto atteso.
Complimenti all’autore per l’ampia comprensione dell’evento vissuto, che ha anche ben tradotto in immagini di gusto contemporaneo, e per essere stato all’altezza delle sfide morali che quella particolare realtà gli ha posto di fronte.
P.s.
Visto il particolare contesto tematico mi è naturale volgere un affettuoso ricordo a Lanfranco Colombo che si è spento ieri pomeriggio a Genova, avremo modo di commemorarlo insieme anche qui su Agorà Di Cult.
Alla moglie Giuliana Traverso e a tutti i suoi cari esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.
Silvano io ti ringrazio per la bella ed approfondita analisi del mio lavoro che feci in quei giorni del 2005; il mio intento del resto, come dicevo nella premessa, era quello di rendere un omaggio mio personale al Pellegrino Karol da un lato, e metaforicamente a tutti i Pellegrini che dalla notte dei tempi sono sempre in Cammino, anche quando la Fede ha i ‘colori’ sbiaditi, vacilla ed i contorni sono incerti…
Davvero un bel lavoro che ha richiesto tempo e determinazione. Ancora complimenti Don.
Proporrei una versione su DVD con acconce musiche.
Ciao