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 Diversi per forza, Diversi per scelta – di Marco Nicolini

Diversi per forza, Diversi per scelta – di Marco Nicolini

Questo progetto è stato realizzato all’interno del laboratorio della RE.LEG.ART Coop. Sociale ONLUS operativa a Perugia che ha quale scopo principale l’inserimento lavorativo di persone portatrici di handicap. Questo scopo riveste una grande importanza poiché la realtà rivela quanto sia utile offrire opportunità di lavoro per esplicitare al meglio le capacità di ogni persona anche se “diversa”. Vedere questi ragazzi lavorare con metodo, ragazzi a cui importa sapere che il loro lavoro è utile e che questo li rende felici, vedere con quale amore i loro angeli custodi li guidano e li consigliano ci deve far riflettere.
E ha fatto riflettere anche me.
Tenuto conto che la tecnologia unita alla moda stimola a produrre milioni e milioni di immagini fruite subito, dimenticate poco dopo, continuo ad avvertire la necessità di praticare e divulgare una fotografia concepita con la riflessione e che tramite un progetto definito produca un “significato”.
Come faccio di solito durante i mie lavori, non sacrifico mai la mia emotività. Non mi sento un testimone neutrale, ma una parte attiva nel contesto in cui fotografo. Cerco una profonda interazione emotiva rispetto alla situazione che voglio rappresentare, libero di esprimere me stesso senza correre appresso alle mode del momento. Dal punto di vista del linguaggio fotografico ricorro quasi sempre ad una grammatica abbastanza semplice ove la forma, caratterizzata dal bianco e nero, dalla variabilità della profondità di campo, da luci ed ombre, faciliti la comprensione dei contenuti.
Questo progetto fotografico intende valorizzare tutte le persone di questo particolare mondo, un reportage teso a promuovere una fotografia positiva con il fine di far prendere coscienza di situazioni che testimoniano una civiltà del bene, una civiltà della solidarietà, una civiltà del sorriso che tutte interagiscono con persone in difficoltà…per migliorare il loro stato…per migliorare la qualità della vita di tutti.
Se ci sono riuscito sarete voi a dirmelo.

Ringrazio l’Assessore alla Cultura, Università, Turismo del Comune di Perugia, Maria Teresa Severini, che ha accettato la mia proposta di poter esporre le fotografie di questo progetto a Perugia presso Palazzo Della Penna accogliendo durante l’inaugurazione della mostra anche la presentazione del libro dedicato ai trent’anni di attività della RE.LEG.ART, “Profumo di colla” curato ed edito dai soci della Cooperativa.

Ringrazio i diversi per forza
Roberto
Anna Maria
Nausica
Eugenio
Natascia
Per la loro disponibilità
Ringrazio i diversi per scelta
Loredana
Silvia
Franca
Per la professionalità e l’amore con cui curano i loro apprendisti.

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5 commenti

  1. “Diversi per forza, Diversi per scelta”, di Marco Nicolini, è un’opera narrativa tematica per l’interpretazione soggettiva di una particolare realtà lavorativa ONLUS che coinvolge persone sofferenti di Handicap con la finalità di prepararli all’inserimento lavorativo.
    E’ un’attività molto affine alla tematica del progetto nazionale FIAF “TANTI per TUTTI” almeno per quanto riguarda le finalità sociali.
    Definito il contesto, il racconto fotografico dell’autore si rivolge alla rappresentazione del mondo di sentimenti che un questa realtà si condividono.
    Sono storie umanissime intessute tra i responsabili della cooperativa e le persone impegnate nel processo formativo: l’insegnamento di una fase del ciclo lavorativo, il sostegno nel riuscire a compierlo, l’incoraggiamento nei progressi professionali fino alla condivisione della soddisfazione che si prova nel vedere il libro rilegato che nasce dal lavoro di tutti.
    La visione diretta di Marco Nicolini si manifesta libera da ogni pregiudizio e all’altezza delle sfide morali che il tema impone.
    Vediamo rappresentati senza reticenza le fisiognomie particolari delle persone soggette al recupero che dimostra un atteggiamento del fotografo aperto all’accettazione e proteso all’ascolto di queste misteriose alterità.
    Complimenti a Marco Nicolini per everci introdotto in questa micro realtà estrema, dal delicato processo di formazione lavorativa tendente a creare i presupposti per sperare in un futuro di dignità per queste persone che hanno bisogno anche di solidarietà.

  2. Grazie a Silvano per aver accettato il mio contributo e grazie per il commento. La Mostra si inaugurerà il 18 aprile p.v. alle ore 17:30 a Perugia presso il Museo Civico di Palazzo della Penna. Catalogo Ed. Futura Perugia 2015.

  3. Tutti coloro che si considerano “normali per fortuna”, dovrebbero scorre queste immagini, sono una profonda riflessione su un mondo parallelo che spesso non vogliamo vedere. Ma esiste. E c’è anche, come dice lo stesso autore, la “civiltà del bene”, che senza chiedere nulla in cambio opera per ricevere il regalo di un sorriso, di un abbraccio.
    Con questo lavoro l’autore è riuscito appieno nel suo intento.
    Le sue immagini in b/n, efficaci e ben costruite, privilegiano la persona ritratta con rispetto cogliendo le espressioni dei volti quasi a voler dare loro la parola. Si nota anche un’attenzione particolare, durante le riprese delle fasi del lavoro, alla gestualità delle mani fino all’atto finale quando l’opera è compiuta. Le inquadrature lasciano spazio alla comprensione del luogo in cui scorre una vita di ordinaria quotidianità dove i “diversi per forza” possono valorizzare al massimo le loro potenzialità grazie ai “diversi per scelta”.

  4. Senza nulla togliere all’opera di Marco Nicolini…, sulla quale, vista l’importanza e la delicatezza del tema e dei soggetti, non entro nel merito… , colgo l’ennesima occasione per rilevare che da noi sembra non fattibile un portfolio, su un argomento anche complesso come quello presente, senza ricorrere al B/N.
    Questo è palesemente falso.
    Segnalo a questo proposito le opere di Richard Billingham, realizzate tra il 1994-1995 (quando ancora il B/N contava più del colore, visto l’alto costo delle pellicole, delle carte e soprattutto degli ingranditori con testa colore) ed attualmente esposte nella Saatchi Gallery, Duke York’s HQ – Chelsea – Inghilterra
    <a href="http://www.saatchigallery.com/artists/richard_billingham.htm
    Le foto di Billingham risultano oltremodo realistiche, significative ed eloquenti, senza bisogno di eliminare i colori; anzi, questi mettono in rilievo dettagli che concorrono significativamente a generare l’opera: come l’umiltà dei vestiti, della tavola, dell’ambiente tutto….

  5. Grazie Giovanna.
    Grazie anche ad Antonino per aver colto l’occasione per esprimere la sua convinzione su di un tema ormai fin troppo discusso…ma io ritengo di avere, immeritatamente, un mio stile, un mio linguaggio…credo ancora che il bn dia forza ai contenuti e si diriga con più immediatezza al fruitore…bello essere diversi!
    Anche io uso talvolta il colore, ma per altri generi: http://www.marconicolini.it.

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