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"EUR: i progetti ritrovati" di Giacomo Innocenti

“EUR: i progetti ritrovati” – Giacomo Innocenti
Opera presentata a “Insieme Per La Fotografia” organizzata dal C.F. IL GRUPPO di Colignola (PI)

L’EUR è stato progettato nel 1938 per l’esposizione universale del 1942, ma proprio in quell’anno a causa delle guerra si interruppero i pochi lavori iniziati. Fu riaffidato in mani nuove nel 1951 con l’obbiettivo di liquidarlo, dismetterlo.
Ma queste mani fecero l’opposto: ripresero in mano i progetti e lo completarono. Mi è piaciuto pensare che la svolta fu proprio data dalla voglia di dar vita ai disegni ritrovati.

Lettura del poeta Alessandro Scarpellini

Parto dalla realtà
per trovare la libertà
della mia mente
e passare oltre.
Penetro dentro la materia
per ritrovare i progetti
dell’immaginazione.
E sogno.

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5 commenti

  1. “EUR: i progetti ritrovati”, di Giacomo Innocenti, è un’opera animata da un’idea concettuale per aver indagato nella relazione tra progetto architettonico e realtà.
    Con quest’opera iniziamo la visione dei lavori presentati all’attività “Insieme Per La Fotografia” organizzata da il CF IL GRUPPO che abbiamo presentato nel suo complesso con il precedente post. Dopo aver visto la cornice sarà interessante vedere i contenuti e anche leggere i frutti dell’esercizio di poesia esercitata da Alessandro Scarpellini.
    Quest’opera ci ha molto sorpreso per la sua improbabilità, data dal percorso a ritroso col quale vengono ottenuti i disegni prospettici. Nella fase di progettazione architettonica il rapporto tra disegno e realtà della cosa immaginata è magico, perché comprendiamo che tutto il mondo antropizzato è stato pensato e desiderato molto prima di essere posto tra le cose concrete.
    L’opera concettuale in genere, con il suo concept coerente, ad ogni nuova immagine conferma il processo mentale che l’ha generata e ci comunica l’energia insita nelle ragioni che hanno spinto l’autore a realizzarla.
    L’opera concettuale, quando è cristallina come questa, ha un significato aperto che lascia spaziare la nostra immaginazione verso pensieri del tutto soggettivi.
    Complimenti a Giacomo Innocenti per la brillante ideazione e per la splendida realizzazione.

  2. Ogni fotografia è un grafismo ottenuto dal reale.
    Nel caso specifico le assonometrie sono chiaramente ottenute ricalcando la fotografia del soggetto.
    E’ stupendo vedere un’idea diventare tangibile realtà. E’ la magia che porta molti studenti a laurearsi in Ingegneria o Architettura. Ma è anche il processo creativo degli artisti; che partendo dalle idee, dalle sensazioni, dalle impressioni, dalle emozioni, creano qualcosa che può definirsi, almeno superficialmente, reale.
    Ma, si sa, gli artisti sono folli :-)) e possono anche passare dalla realtà all’idea.
    Ed anche questo può essere stupendo.
    Almeno lo è per i fotografi.

  3. L’idea di Giacomo Innocenti è già di per se grandiosa:un viaggio a ritroso nel tempo, un gioco di specchi per riportarci all’idea del progetto originale, anche se partendo da una fotografia architettonica. E questo lavoro funziona egregiamente, per la sua freschezza concettuale e l’accuratezza della realizzazione.
    Complimenti a Giacomo per la sua originalità.

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