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CORINNE DAY: la bellezza dell'ordinario e della giovinezza senza frontiere – a cura di Francesca Lampredi.

 
 
 
 
 
 
 
 

Progetto editoriale: Hipsterismi fotografici
a cura di Francesca Lampredi

 

CORINNE DAY:
la bellezza dell’ordinario e della giovinezza senza frontiere

 
Corinne Day è la fotografa che ha reso celebre Kate Moss, immortalando la ragazza a soli 17 anni  sulla copertina di The Face. Questo scatto ha cambiato per sempre il mondo della moda.
 

 
Si tratta infatti di un’ immagine bizzarra: la fotografa di Soho rappresenta la Moss con un copricapo indiano e  una smorfia irriverente, provocatoria ma fresca, giovane che esprime tutto lo spirito ottimista delle nuove generazioni dopo il crollo del muro di Berlino. Corinne Day genera un’immagine assolutamente antitetica a quella della modella “platinata”, statuaria dove la bellezza è destinata all’evocazione del sesso o dell’amore. I lavori che legano la collaborazione tra la Moss e la fotografa sono segnati da questi aspetti: la modella è sempre senza trucco, solo con un filo di mascara e la sua giovinezza è l’aspetto centrale, un inno alla rinascita.
 

 
Le fotografie di moda della Day sono molto più simili a diari intimi, caratterizzati  sicuramente da un set estremamente spoglio, essenziale, figure androgine vestite con maxi maglie o con abiti che esaltano la quotidianità.
La moda cessa di essere un elemento elitario e diventa uno strumento di conoscenza della società.
L’abilità della fotografa è proprio questo: situarsi in una sfera intima anche rappresentando grandi celebrità della musica british, generare un ritratto di eroi ottimisti ma allo stesso tempo tragici, che lottano contro le vecchie ferite di una società che sta cercando negli anni ’90 di rinascere.
 

 
L’iroina della Day è un altro ingrediente essenziale che emerge insieme alle tonalità malinconiche nella mostra curata dal marito  tra 1987 e 1996: May the circle remain unbroken dedicata agli amici e ai conoscenti più stretti che la donna ha ritratto in situazioni intime.
Ciò che rimane immortale di questa fotografa, spenta prematuramente a soli 45 anni, è la bellezza brutale dei suoi scatti che coniugati all’humor sagace e a un’amara melanconia   conducono a una vicinanza con i soggetti rappresentati e a un allontanamento  radicale dall’epoca del patinato glamour degli anni ‘80.
Oggi Corinne Day viene spesso evocata su Instagram nell’emulazione di quell’esaltazione dell’ordinario e della freschezza giovanile con un retrogusto agrodolce dai giovanissimi fotografi del  social.
 
Francesca Lampredi
Lettore della Fotografia FIAF

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4 commenti

  1. Francesca Lampredi continua il suo progetto sugli “Hipsterismi fotografici”, con una pubblicazione mensile.
    E’ interessante approfondire lentamente le poetiche, attraversando gli immaginari creativi di autori più o meno noti.
    Ritengo che condividere le nostre appassionanti scoperte sia una bella soddisfazione.
    Francesca mi sta portando dove non sono mai andato, per il percorso della mia generazione, ma sento una vivacità e un pulsare di vita autentica che mi affascina.
    Grazie a Francesca Lampredi per questa condivisione illuminante.

  2. Spesso, nello sfogliare le riviste di moda, capita di notare come questo allure malinconico sia diventato uno standard, quasi una rappresentazione iconografica di un mondo “giovanile” vissuto in maniera totalmente diversa da come ci si aspetta.
    Mi ricordo la moda patinata degli anni 80, ma anche quella fiduciosa del decennio precedente, dove la fotografia testimoniava la fase di profondo cambiamento femminile.
    Forse, dal 2011, qualcosa si è spento per sempre.

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