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Insieme senza confini – di Marco Moscato

Insieme senza confini – di Marco Moscato

 
“Alla luce del giorno,
legalmente.
Un sogno lungo 20 anni che si realizza”
 
Legge 20 maggio, n. 76 “Legge Cirinnà”
 
 

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2 commenti

  1. “Insieme senza confini”, di Marco Moscato, è un’opera animata da un’idea narrativa tematica per l’interpretazione soggettiva di una cerimonia di Unione Civile di una coppia omosessuale.
    Il progetto nazionale “La Famiglia in Italia” ci ha condotto a toccare con mano ogni forma di unione tra persone, mossa dall’amore vicendevole e dalla volontà di condividere un progetto di vita.
    Sono stati numerosi anche i lavori sulla coppia omosessuale, e in questo modo sono uscite, alla luce del sole, tante storie vissute nell’ombra fino ad ora. La Legge “Cirinnà” delle Unioni Civili per molte persone ha aperto delle prospettive di vita insperate. E’ comprensibile il disagio di chi per inclinazione naturale, o altra ragione, conduce uno stile di coppia che la società condanna.
    E’ in questo contesto che l’opera va letta, per dare il significato a questa gioia che l’autore è riuscito a rappresentare con un bianco nero davvero notevole nei suoi toni alti, scintillanti, che con coerenza connotano di felicità ogni attimo di questa cerimonia. Altro aspetto importante è la dinamica della rappresentazione, dove il punto di ripresa cambia continuamente guidato dal rappresentare la forte carica emozionale, sentito dall’autore nel leggere le espressioni dei volti.
    Complimenti a Marco Moscato per la sua lezione di sguardo puro che sa vedere senza pregiudizi e senza fascinazioni. Il messaggio, oltre che estetico, è che la felicità umana è sempre Una! In ogni condizione amorosa che la sa generare.

  2. Traspaiono, da questo lavoro, diverse sensazioni. Sicuramente, in primo luogo, un gran senso di gioia generale che il fotografo ha saputo cogliere sia stando in mezzo alle cose, sia guardando ad un passo di distanza. Proprio questo “mezzo passo” di rispetto crea un’osservazione spesso appoggiata (con la messa a fuoco) sugli invitati, ponendo anche loro e la loro partecipazione dentro la festa. Il bianco e nero è pieno di “racconto” perché si nutre di un’illuminazione quasi impressionistica, un plein air che rende vivo il quadro ripreso. Alcuni accenti come la Gazzetta Ufficiale in apertura o la già nominata attenzione per i particolari trasformano questo lavoro in qualcosa più che la testimonianza di una festa. La nostra riflessione non può non andare al grande passo avanti che le unioni civili rappresentano nel nostro ordinamento e, di conseguenza, a ciò che ancora manca per arrivare all’effettiva parità giuridica (e culturale) col matrimonio.

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