Comunicazioni del Dipartimento

PAUSA PASQUALE _ 2020

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PAUSA PASQUALE

2020

 

Questa Santa Pasqua avviene nel mezzo di un lungo periodo di forzata permanenza nelle nostre abitazioni, vissuto con l’angosciante presenza della pandemia Covid-19.

L’enorme quantità di ammalati e di decessi sta mettendo in seria difficoltà il nostro paese e gran parte del globo, ponendoci di fronte a inimmaginabili scenari da affrontare di sorprendente complessità.

Il primo pensiero di condivisione del dolore va alle troppe persone e ai loro cari che hanno perso la vita a causa di questa spietata malattia infettiva.
Il secondo va alle Figure di ogni competenza o funzione che sul territorio e negli ospedali hanno curato gli ammalati, affrontando un’emergenza di proporzioni catastrofiche, sottoponendosi a sacrifici immani fino alla malattia e alla perdita della propria vita.

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La Via Crucis del Venerdì Santo, celebrata da Papa Francesco, a parte le 14 stazioni, non ha avuto nulla di tradizionale ne nello scenario ne nei contenuti; la pandemia si è manifestata in Piazza San Pietro con l’energia tipica degli eventi biblici capace di sconvolgere ogni sovrastruttura umana e mostrare l’essenza del Divino.

Anche chi non è interessato alle funzioni religiose non credo sia rimasto impassibile davanti allo scenario della piazza senza folle ma incredibilmente resa viva e pregna di significati evangelici. I contenuti, incentrati nel tema del vissuto nell’ambito delle carceri italiane, erano stati programmati molto prima della pandemia, la rappresentazione in piazza San Pietro deserta no.

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Non ho l’ambizione che queste tre immagini, che ho tratto dal televisore, possano comunicare i messaggi metaforici della ripresa televisiva, ma sono parte integrante della mia riflessione in questo giorno di Pasqua.

A mio avviso la metafora del Venerdì Santo 2020 può parlare a tutti, credenti e no, negli stessi in termini: La Basilica di San Pietro è apparsa segno dell’eterno, mostrandosi uno spazio simbolico indifferente al tempo con forme nate dalla misteriosa creatività umana. Il percorso virtuoso segnato dalle fiaccole ha comunicato la certezza che, qualunque sia la nostra condizione, possiamo rinnovare la nostra vita personale e collettiva per costruire un mondo sempre più giusto e virtuoso.

BUONA PASQUA

Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF

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