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Polvere Rossa – di Nicola Ritrovato

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Ogni volta che entri in casa tua o che ne esci, ogni volta che guidi o prendi un mezzo di trasporto, ogni volta che cucini o che mangi, mentre stai lavorando, molto più di quanto tu possa immaginare, ogni istante della tua vita è pervasa da un materiale, l’Acciaio.
Sia chiaro, qui non vogliamo parlare di acciaio in senso stretto, ma di una realtà industriale, di una città, di un quartiere, della più estesa acciaieria d’Europa, grande quanto la città che la ospita o quasi, e che condivide con essa il primato di notorietà in termine di inquinamento. Per quanto lontana dalla nostra realtà domestica, in un modo o nell’altro ci coinvolge.
La polvere rossa è il residuo ossidato della polvere di ferro che pervade Taranto, in particolare il quartiere Tamburi, il più prossimo e limitrofo all’acciaieria, separato da essa solo dal cimitero, ragion per cui i tarantini non sfuggono neanche dopo essere morti agli influssi tossici di quel minerale trasportato dal vento.
Ho conosciuto in modo quasi distratto e casuale gli abitanti di questa città, di questo quartiere, che con i loro sguardi dimessi comunicavano il prezzo da pagare per la produzione di acciao, con la salute.
Così quei sguardi anonimi, mi hanno portato a cercare di capire perché quelle strade, quel quartiere, quella città fossero causa di “pellegrinaggi della salute”, alla fine del quale incotravano me, sul Gargano a 250 km di distanza a San Giovanni Rotondo in Casa Sollievo della Sofferenza ,dove normalmente la figura di Padre Pio porta “pellegrinaggi religiosi”.
Protagonista quotidiano delle cronache, il logoro rapporto tra la città di Taranto e la sua acciaieria, assume i toni di una convivenza sempre più inconciliabile. I dilemmi salute/lavoro ,interessi nazionali/locali non trovano via d’uscita .
Nel frattempo i figli di questa città pagano il prezzo più caro di una convivenza forzata, a divorzio già avvenuto, che ne trasmette tramite la contaminazione ambientale i suoi effetti negativi sulla salute.
Taranto è come una donna che paga la seduzione e l’abbandono delle promesse industriali di un tempo ormai andato, un territorio violentato e avvelenato. Frutto di questa violenza è un figlio mostro, l’llva, la cui madre, Taranto, in quanto tale, non può rinnegare.
Nicola Ritrovato
 

Polvere Rossa

di Nicola Ritrovato

 
 

 

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