Eventi di studio della fotografia

Cara – di Daniela Giannangeli

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“Cara” è il racconto di un viaggio nello spazio della selvaggia Islanda e nel tempo della memoria; il viaggio come occasione per perdersi, ritrovarsi e ridisegnare la propria identità.
In questo percorso, fotografia e scrittura si contaminano per mezzo di alcune cartoline scritte a me stessa per ricordare piccoli o grandi momenti della mia vita, per percorrere idee semplici o complesse ed esplorare nuovi orizzonti.
Giugno/Luglio 2017
Daniela Giannangeli
 

Cara

di Daniela Giannangeli

 

Cara_Testi (testi dattiloscritti scaricabili pdf)

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5 commenti

  1. “Cara”, di Daniela Giannangeli, è un’opera animata da un’idea artistica per aver condotto un’azione introspettiva ideando dittici formati da un’immagine metaforica e un testo che l’autrice scrive a se stessa.
    Il paesaggio vuoto dei paesi nordici alimenta l’immaginazione metaforica dell’autrice portandola a intessere una serie di riflessioni con se stessa.
    Riflessioni scritte, in forma di messaggio postale, dietro a un’immagine fotografica. In me il dispositivo creato pone il testo nel ruolo di una voce narrante che connota il mio sguardo sull’immagine.
    Nasce una sequenza di dittici che generano un percorso interiore scandito da brevi narrazioni, dai contenuti del tutto personali, che ci mostrano come l’autrice giunga a un originale approccio con il Sé.
    Abbiamo allegato il pdf dei testi per renderli più leggibili a chi desidera entrare in questa atmosfera intensa che conduce l’autrice a ritrovare se stessa.
    Complimenti a Daniela Giannangeli per la libertà creativa che anima quest’opera, molto originale e innovativa, che ambisce all’arduo compito di trovare un rapporto profondo con se stessa nel porsi in rapporto con gli spazi interiori e della memoria attraverso l’ispirazione degli spazi fisici di una terra avvolta nel Silenzio.

  2. Un viaggio interiore, privato che sono riuscita a fare mio. La voce narrante delle cartoline segue il mio sguardo tra le immagini di questo paesaggio nordico. E’ un’opera ben pensata, poiché spinge il fruitore a fermarsi e riflettere. A immagazzinare sensazioni, silenzi, memorie.
    Grazie Daniela per aver condiviso con noi questo lavoro.
    Valeria

  3. Un libro fotografico accompagnato da vere poesie.
    Un libro di poesie accompagnate da sensazioni visive.
    Un percorso nel profondo dell’animo umano.
    Ho rivissuto la nostalgia dei luoghi, l’atmosfera di quel clima, l’interiorità del proprio percorso.
    Bello.
    Emozionante.
    Danilo.

  4. E’ molto buffo, direi, come le emozioni entrano dentro le immagini e le attraversano, ne escono portando verso i nostri poveri occhi ricordi, emozioni, parole fortissime. E quelle foto, apparentemente così delicate, leggere, quasi impalpabili si fanno materia della vita. “Il tutto in pochi istanti. La summa”, mi verrebbe da dire se non fosse che anche in esperienze così personali ognuno possa sentire risuonare qualcosa di suo, un’immagine, una parola.
    Grazie!

  5. Un viaggio nella terra del ghiaccio e del fuoco, nel tempo, nella memoria e in sé stessi, è quello che ci propone Daniela con questo lavoro molto intimo e delicato.
    Ci porta in Islanda e ci racconta, tra mare e vento, di un silenzio così grande che lascia avvertire anche il rumore dei pensieri più lievi sulla nera terra vulcanica che scricchiola sotto i passi.
    “… ricordati di te e prenditi tutta la solitudine che ti meriti…”
    Sono le parole sussurrate e le pause di silenzio che accomunano la poesia alla buona fotografia, entrambe parlano alla nostra anima e al tempo stesso sono specchio del nostro sentire.
    La poesia e la fotografia non forzano i nostri pensieri, ma tra quei loro versi e quei loro segni sanno lasciarci sempre lo spazio per trovare anche un po’ di noi stessi.

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