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Effimero ed Eterno: “SOS Plastica” – di Valeria Paternieri

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Effimero come l’uso che noi facciamo della maggior parte degli oggetti di plastica che ci circondano.
Eterno come la permanenza di questi oggetti nell’ambiente che non degradandosi mai diventano pericolosi per la salute dell’ambiente, degli animali e anche di noi uomini.
Purtroppo, il nostro mondo è ormai invaso dalla plastica a causa di molti nostri sbagliati comportamenti; così, anche in ambienti naturali apparentemente incontaminati, se soffermiamo il nostro sguardo sui dettagli, ci possiamo accorgere che la plastica si trova anche lì.
L’emergenza plastica è realee noi cosa facciamo per risolvere il problema?
 
Valeria Paternieri
 
 

Effimero ed Eterno: “SOS Plastica”

 di Valeria Paternieri

 
 
 

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3 commenti

  1. Esordiente nel portfolio, “nuova proposta” del Fotocine Casalasco 1966, Valeria ha uno spiccato senso di osservazione ed una notevole sensibilità soprattutto per i temi ambientali. La aspettiamo alla prova con il tema di quest’anno, sicuramente non ci deluderà.

  2. “SOS plastica”, di Valeria Paternieri, è un’opera animata da un’idea concettuale per aver rappresentato la tematica seguendo coerentemente una medesima sequenza concettuale.
    Il processo di percezione posto in essere dall’autrice valorizza lo specifico fotografico dell’ingrandimento nel determinare il frammento della realtà che rivela l’atto lesivo dell’abbandono di una bottiglietta di plastica.
    Con la struttura orizzontale della varietà dei soggetti, ognuna delle tre sequenze segue una narrazione visiva che dalla visione dello scenario, in tre immagini realizzate con lo stesso punto di ripresa vediamo ingrandirsi i dettagli della scena ripresa fino a porre soggetto della foto il frammento della bottiglietta abbandonata.
    Come spesso accade il processo concettuale può essere elementare nella sua struttura compositiva, ma chiede, per la comprensione adeguata dell’opera, l’attivazione nel lettore di un’elaborazione sia logica che metaforica, per comprendere la valenza del processo di significazione svolto.
    Ci complimentiamo con l’esordiente Valeria Paternesi per la consapevolezza e la coerenza con le quali ha sentito e svolto il suo tema rivelatore.

  3. Valeria PATERNIERI, novizia del portfolio, è approdata al genere con la frequenza del lab 063, Fotocine Casalasco 1966, ed ha dimostrato un grande interesse e sensibilità nei confronti del tema ambientale. Sicuramente alla prova con il nuovo tema di Cult 2020, sarà a suo agio e le auguro di continuare nella sua ricerca espressiva.

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