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MASSIMILIANO FARALLI VINCE IL MIAMI STREET PHOTOGRAPHY FESTIVAL

Lo fa nella categoria foto singola

Con la vittoria al “Miami Street Photography Festival” (per intenderci l’olimpo per i fotografi di street), nella sezione foto singola, Massimiliano Faralli, nostro amico e socio FIAF di Prato ha puntato prima su di sé, meritatissimo, i riflettori da tutto il mondo e poi, come noi tutti lo speriamo, su tanti fotografi italiani che praticano in maniera davvero acuta, personale, accurata la street photography. Ce ne sono davvero tanti. “Affinchè la fotografia di strada possa acquisire sempre più una nuova dimensione e una maggiore considerazione .” E’ quanto si auspica con questo ulteriore riconoscimento Faralli, dopo l’Imago Orbetello di settembre, il Trieste Photo Urban e ultimo ma non ultimo (lo auspichiamo) il “Fujifilm Moment Street Photo Awards” in Polonia.
Un momento davvero magico, come l’istante colto dallo scatto, che solo un occhio allenato, un “fotografo preveggente” come Massimiliano poteva cogliere. Accade a Milano, in una pausa dal Fashion week, questo “mix di follia e di fortuna”, come suole ricordare. Le ombre, le figure, la giusta forma, che dà ancora maggiore forza al contenuto (come ha sottolineato Nino Migliori nelle motivazioni al premio a Trieste). “Una ricerca nella giusta inquadratura, della pulizia, dell’incisività” e poi arriva lei, scende dalla macchina, si volta con quello sguardo incredulo e la magia è servita. Siamo risucchiati in una seguenza cinematografica carica di suspence, di un qualcosa che deve ancora accadere. Catturati in un frame alla “Jurassic Park”, con le sagome del T-Rex e del velociraptor, in agguato. “Una teatralità non cercata ma arrivata”. Il cofano della macchina come una bocca aperta pronta, e il faro rosso che si accende come un artiglio a ghermire.
Massimiliano Faralli
Massimiliano conosce la fotografia sin da ragazzo, ha fatto il garzone presso lo studio dello zio fotografo, e lì ha imparato tanto. Ha lavorato per diversi anni come fotografo professionista, mi racconta, poi da architetto, si prende una pausa. Riprende, per fortuna, 6/7 anni fa con una maggiore consapevolezza, passando dall’analogico al digitale, dal bianco e nero al colore, che domina in modo eccellente. La fotografia è per lui, linfa vitale, una continua ricerca, una forma d’arte da perseguire, perchè “non voglio fermarmi, sono alla ricerca sempre di cose nuove.” Buona luce Massimiliano, a presto!
testo di Debora Valentini

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