Ernesto Fantozzi, nato a Milano nel 1931, inizia a fotografare nel 1958 aderendo subito al Circolo Fotografico Milanese.
Comincia presto a partecipare a mostre personali e collettive, le sue foto sono connotate da un’inclinazione al reportage che la critica nota e segue con interesse.
A metà anni Sessanta fonda il Gruppo 66 insieme ad alcuni appassionati fotografi non professionisti (Gualtiero Castagnola, Mario Finocchiaro, Valentino Bassanini, Giovanni Rosa, Carlo Cosulich), uniti dallo scopo di documentare in modo realistico la vita milanese.
Sempre fedele al bianco e nero e alla pellicola, le sue immagini raccontano scene di quotidianità, registrano con cura sia i cambiamenti sociali, sia quelli del paesaggio urbano, restituendoci uno spaccato della società degli ultimi 60 anni. Milano, le strade, le piazze, ma soprattutto l’umanità.
Fino al 29 gennaio, al MUFOCO, Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI), sarà possibile visitare la mostra, curata da Carlo Cavicchio, Maddalena Cerletti, Sabina Colombo, “Testimonianza autentica di una situazione spontanea. Ernesto Fantozzi fotografie 1958-2018”, un omaggio a Ernesto e l’inizio di un lavoro di valorizzazione, studio e catalogazione del suo archivio, recentemente donate proprio al Museo.
La scelta del titolo per ricordare la frase “Testimonianza autentica di una situazione spontanea” scritta dall’autore sul verso di ogni sua stampa. Poche parole ed importanti, spontaneità ed autenticità, che rappresentano quella che da sempre è l’idea di fotografia di Fantozzi: nessun formalismo estetico, ma solo la rappresentazione della vita che scorre sotto il suo sguardo attento e che egli riporta così come la vede.
Una selezione delle sue fotografie è inserita nell’esposizione con itineranza internazionale e nel libro “Neo Realismo. La nuova immagine in Italia 1932-1960”, pubblicato anche nelle edizioni, spagnola, tedesca e inglese. Sue opere sono state acquisite da importanti collezioni private e istituzioni pubbliche, compreso il Metropolitan Museum of Art di New York.
Nel 1962 riceve la nomina di AFIAP (Artiste de la Federation Internazionale de l’Art Photographique), nel 2002 la FIAF lo nomina “Autore dell’anno” dedicandogli un’ampia monografia e, nel 2003 lo riconosce “Maestro della Fotografia Italiana”.
Testo di Lucia Laura Esposto