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Workshop con Francesco Cito all’ISPF: sconto riservato ai soli soci FIAF

30 aprile - 1 maggio a Roma

Grande occasione solo per i soci FIAF, partner dell’ITALIAN STREET PHOTO FESTIVAL, Festival giunto alla quinta edizione, di partecipare a uno speciale workshop di due giorni con FRANCESCO CITO, ospite eccezionale della manifestazione, fotoreporter conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, al prezzo scontato di 200 euro invece di 270.

Saranno due giorni di full immersion su “L’IDEA DIETRO LA FOTO”: SABATO 30 APRILE dalle 10:00-17:00  e DOMENICA 1 MAGGIO dalle 10:00-17:00 a Roma presso OFFICINE FOTOGRAFICHE (Via Giuseppe Libetta, 1) che ospita il Festival, con le sue mostre, talk, seminari e letture in presenza (a cura FIAF).

L’IDEA DIETRO LA FOTO

“Eureka aveva esclamato Archimede quando trovò risposta al suo quesito, alla domanda che si era sempre posto. Eureka, esclamiamo oggi, quando sul display della nostra macchina fotografica, compare la foto appena scattata. Ma è poi vero, o è solo illusione? Quando l’artista Lucio Fontana, nato a Rosario, Argentina 19 febbraio 1899, è morto a Comabbio, Varese il 7 settembre 1968), cambiò il concetto dell’arte pittorica, eseguendo un taglio nella tela bianca posta sul cavalletto, dietro quel gesto, c’era un pensiero, un’idea. Oggi purtroppo la tecnologia digitale, ci permette di realizzare foto perfette, la fotocamera non sbaglia quasi mai, ma quelle foto hanno purtroppo una peculiarità non indifferente. A loro manca l’anima. La foto non è più pensata, in essa non c’è l’idea che l’ha condotta a realizzarla. Noi abbiamo smesso di pensare, di immaginare ciò che vorremmo raccontare, ma conosciamo a mena dito tutti i pulsanti, e i menù delle nuove fotocamere. A volte è come intraprendere il viaggio con Al, il super computer dell’astronave di “Odissea nello Spazio” di Kubrick, in cui il computer geloso, diventa padrone della nostra vita. Questo è ciò che è accaduto, e sta accadendo nella fotografia. Oggi deleghiamo al software della macchina fotografica, quello che invece dovremmo essere noi a concepire. Quando si guarda alle foto dei grandi maestri della fotografia del passato, non ci si sofferma a capire, cosa veramente c’è dietro quella immagine, del perché della sua realizzazione, quale pensiero voleva trasmettere l’autore e del perché realizzata come la vediamo. I bravi fotografi, non si guardano attraverso la singola immagine, ma attraverso i provini dei tanti scatti che essi hanno eseguito per giungere al risultato finale. A volte, un’immagine può anche essere frutto di un solo scatto, ma anche quell’istantanea, va immaginata prima, pur non immaginando quel particolare nudo e crudo. In tutto c’è preparazione, la foto per caso non è mai esistita, anche laddove alcune singole immagini hanno fatto la storia della fotografia.” (Francesco Cito)

PROFILO DI FRANCESCO CITO: nato a Napoli nel 1949 inizia l’attività di fotoreporter a Londra nel 1975, collaborando con il Sunday Times Mag, e L’Observer e con L’Indipendent poi. Nel 1980 si reca clandestinamente in Afghanistan dopo l’invasione Sovietica, e percorre 1200 km a piedi in tre mesi, per raccontare i guerriglieri che combattono l’Armata Rossa. Dal 1983 all’ 89 è sul fronte Libanese della guerra civile, e dal 1984 ad oggi, segue il conflitto Israele-Palestina. Nel 1983 realizza un reportage sulla camorra che verrà pubblicato in tutto il mondo e successive storie di mafia nel sud d’Italia. Il Medio Oriente diventa il suo maggiore interesse, segue tutto il conflitto a seguito dell’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq di Saddam Hussein nel 1990 ma anche avvenimenti come il Palio di Siena. Vince 2 volte il World Press Photo e numerosi altri premi.

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