Una vecchia valigia verde, un corpo ossuto, in perenne movimento che proprio in quella valigia cerca la sua tana.
La fotografia di Gloria Lecca è fotografia essenziale e complessa, che rimanda al percorso di ognuno di noi tra il disvelamento e il nascondersi, tra la ricerca continua di sè stessi e la pausa di un punto fermo, un attimo, solo un attimo per riposare cuore e mente. Sono immagini in cui arriva diretta la tensione del corpo, nelle sue mille pose, precarie, necessariamente instabile perché ognuna è ponte verso la pace di quella valigia. Desiderata, agognata, unico possibile approdo dell’esistere.
Senti il piede che scivola, la schiena che si piega, le ginocchia che si torcono, la testa che spinge, e con essi i pensieri, le paure i ricordi, le speranze, i fallimenti e il pianto, la gioia, l’ansia di un armistizio con sé stessi. Aliena a sé e agli altri fino a riconoscersi, ritrovarsi, rinascere, proprio dentro quella valigia verde, in cui entra nuda, come nuda è al mondo, ed esce velata, svelata, salda. I conti saldati in quella culla devono essere tanti, cari, ma ne viene fuori senza debiti, nuova, più forte.
Il viaggio di Gloria è un viaggio doloroso, ne puoi percepire il pianto, la sofferenza, la fatica, ma anche il coraggio, la fragilità disarmante a cui abbandonarsi, le cadute, i fallimenti e l’ostinazione di vincere ciò che dentro di lei la fa sembrare inadatta, incompresa, ingombrante.
La fotografia è perfetta nello stile, nella composizione, nel cromatismo che ti fa immergere in questo cammino, sentirlo tuo, desiderare che giunga a compimento.
Alla fine la meta è raggiunta, l’obiettivo centrato, senza squilli di tromba, urla di giubilo, sorrisi. Solo la sobria figura seduta sulla valigia chiusa, ferma. Pronta al primo passo del vivere, roba difficile da maneggiare per chi ha l’animo puro, lo sguardo dello stupore, l’afflato alla bellezza, la bontà come condizione naturale. E’ uno stare al mondo insidioso ma ricco, l’unico permesso agli alieni come Gloria nonostante gli altri, nonostante tutto, e spesso, nonostante sé stessi.
Ora, buon viaggio.
(Testo di Mauro Liggi)
Gloria è un fotografa cagliaritana, dotata di straordinaria sensibilità, che indaga grazie alla fotografia concettuale i sentieri più segreti e bui della sua anima. Dove il “minimale” il “marginale” si carica di forte simbolismo. E lo spazio fisico diventa uno spazio mentale.
Ha esposto in mostre collettive e singole. La mostra personale TRILOGY, che raccoglie tre suoi progetti, (“Giri di Valzer”, “2040 – Immagini dal Futuro”, “Simbiosi”) curata da Giovanni Ruggiero, collaboratore del DiS FIAF, è stata esposta tra sett/ott 2022 presso lo spazio di Arte Contemporana MOVIMENTO APERTO a Napoli.
