Lino Rusciano è un fotografo napoletano nato nel 1953. Fin da piccolo ha una forte attrazione per l’arte ed in particolare per la fotografia. La magia nasce presto: a soli otto anni riceve in regalo tre macchine fotografiche ed inizia a sperimentare scoprendo un nuovo mondo. Spostandosi in bicicletta, con gli inseparabili ragazzini del quartiere, fotografa volti e luoghi sconosciuti, un’occasione per interagire e conoscere il suo territorio. Giovanissimo vince il primo concorso fotografico che lo spinge a continuare nella ricerca di uno stile che gli permetta di esprimere la propria sensibilità. Attratto dalle arti si dedica alla pittura e alla scultura, su di lui il fascino delle atmosfere metafisiche di Yves Tanguy si trasformano in enigmi incantevoli.
La fotografia diventa sempre più il suo linguaggio, il suo ponte tra mondi sospesi come nelle opere di Giorgio De Chirico (altro suo ispiratore) insieme a Dalì e il Surrealismo, tracciando una strada onirica che lui percorre alla ricerca della bellezza. Le sue immagini ci trasportano altrove, trasformando il fruitore in spettatore di un mondo fascinoso e surreale, senza mai tralasciare i segni di un passaggio umano spesso devastante. Inquadrature ravvicinate ed in bilico, dinamiche in equilibrio precario come la realtà che lo circonda eppure tutto riesce così armonioso, come nel suo lavoro “Braveries”.
Sul Lungomare di Napoli, Lino Rusciano, ammirevolmente cattura corpi volanti, ricchi di energia e speranza. Immagini in un bianco e nero brillante di contrasti che sente suoi, catturano, per un istante eterno, la giovinezza che vola via. Ragazzi che del coraggio ne fanno un’arma, riemergendo più forti e consapevoli ad ogni tuffo. “Braveries” è un lavoro che incanta fissando sagome scultoree in controluce e anime alla ricerca di luce.
Non pone confini tra arte e fotografia, anzi usa la potenza della sua visione fotografica al servizio dell’arte. Lo fa anche quando, con sapiente maestria, mette in connessione due mondi lontani. Nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli fa dialogare statue di marmo candido con le ombre scure del suo mondo onirico. Nasce l’ennesima magia, il museo si anima di contrasti surreali, tutto cambia pur rimanendo fermo.
Predilige periferie abbandonate, paesaggi urbani e architetture, restituendo emozioni e suggestioni che cattura da ciò che lo circonda, con la sua visione teatrale della vita. Tutti i suoi lavori, potenti e sorprendenti, ci regalano una visione pittorica ricca di contrasti e riflessioni.
Lino Rusciano ha esposto in personali e collettive non solo a Napoli ma in tutta Italia. Prossimamente sarà in mostra all’International PhotoExhibition di Milano con un lavoro dal titolo “ Il mondo al contrario”.
Testo di Mariana Battista
