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III° Colorno Photo Life

3° Colorno Photo Life

08-10/06 Colorno (Pr)

 

Come dal programma in Agenda, dal 8 al 10/06 si è svolto il 3° Colorno Photo Life, organizzato dal Gruppo Color’s Light di Colorno (PR) il cui programma lo trovate al link  seguente:

http://www.colornophotolife.it/

L’azione del Dipartimento Cultura all’interno del Festival si è espressa nelle seguenti attività:

–         La curateria dell’inaugurazione.

–         La lettura di portfolio con modalità “Face to Face”.

–         La lettura delle mostre con modalità “Face to Face”.

La Reggia di Colorno è un contenitore straordinario anche per un festival fotografico, oltre che per suoi ampi spazi coperti e cortilivi, grazie all’ambiente sospeso nel tempo che per un attività fotografica è catalizzatore di spaesamento sia nel fotografare che nello studiare la fotografia.

L’inaugurazione è il momento solenne dove la dignità del fare si conquista con la capacità di comunicare i contenuti con ricchezza di dettagli ed eleganza, è stato importante presentare tutte le mostre nella sala del trono con l’intervento degli autori accompagnati dal proprio critico mentre sullo schermo venivano proiettate le immagini delle loro mostre.

La lettura Portofolio esercitata sotto un pergolato ideato nel ‘700 è un’esperienza unica.

Il Face to Face è stata la rivelazione del festival in quanto ha cambiato il modello dell’attività culturale svolta nelle precedenti edizioni con delle Congerenze. Il Face to Face con la casualità degli argomenti trattati, dettati dalle opere presentate, è stato orientata nei suoi contenuti dai fotografi. Le letture in Face to Face non sono fatte solo per l’autore, come avviene nelle letture dei tavoli, ma diventano pretesto per approfondimenti ampi rivolti al pubblico presente.

Il Face to Face è stato applicato anche alle mostre diventando un modo vivace d leggere le opere esposte.

Alcune immagini relative alle splendide diaproiezioni protagoniste delle serate di venerdi e sabato.

Un momento della giuria relativa alla prima edizione del 1° Concorso Lettura Portfolio Maria Luigia

Durante tutta la manifestazione è stata organizzata una raccolta fondi per testimoniare agli amici di San Felice sul Panaro la solidarietà e l’affetto del mondo fotografico amatoriale.


Come sempre spetta ai partecipanti contribuire con i loro commenti a dare la rappresentazione completa dell’attività evidenziandone pregi e carenze.

La prossima attività in Agenda è 16 e 17/06/2012, Bibbiena (AR) – durante la manifestazione “ITAca – Storie d’Itala” al CIFA (Centro Italiano della Fotografia  d’Autore).

http://www.centrofotografia.org/

Che si svilupperà il sabato pomeriggio con l’inaugurazione della mostre di Giovanni Marrozzini e gli Autori partecipanti agli workshop selezionati.
La domenica mattina sarà dedicata alla lettura pubblica da parte dei Tutor delle opere degli autori partecipanti agli Work Shop, ammessi nella selezione finale, presenti all’attività.

L’elenco dei partecipanti iscritti del Dipartimento Cultura li trovate elencati nell’Agenda di Agorà Di Cult. Chi ha la possibilità di partecipare non perda l’occasione di partecipare.

Silvano Bicocchi

Direttore del Dipartimento Cultura

Nonantola, 10/06/2012

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16 commenti

  1. Durante tutte le tre giornate del 3° Colorno Photo Life siamo stati immersi in un clima di condivisione e passione fotografica intensissime.
    Tutti i vari momenti vissuti con entusiasmo e profondità.
    La splendida inaugurazione molto partecipata, che attraverso il dialogo-presentazione delle mostre e la successiva visita guidati dagli autori, hanno favorito il giusto avvicinamento alle opere.
    Il Face to Face che ci ha sicuramente rappresentato la forza di questo nuovo modello di lettura. Una modalità che ha generato un clima di partecipazione corale, una sorta di tensione emotiva che passava tra autore, lettori e partecipanti in una riflessione che spingeva alla migliore comprensione e quindi alla crescita.
    Altro momento forte sono state le due serate di proiezione degli audiovisivi.
    Un fiore all’occhiello che ha visto proiettati lavori eccellenti che hanno ottenuto grande successo e applausi.
    In sintesi una manifestazione “Super” che la competente, paziente e laboriosissima Equipe guidata da Gigi Montali ci ha permesso di condividere. Grazie!

    1. Sono d’accordo con Orietta.
      Mi è molto dispiaciuto non poter godere appieno dell’intera manifestazione. L’atmosfera era intensa, si sentiva l’energia del luogo e della passione di chi lo ha frequentato.
      La modalità “face to face” è un modo intrigante di leggere, i due lettori che si alternano nella disanima dei lavori accrescono il livello di comprensione soprattutto per chi ne fruisce come spettatore che in genere ai tavoli di lettura ha poca possibilità di essere partecipe dell’opera presentata.
      E poi è molto interessante osservare due letture non omologate in virtù di un diverso retroterra culturale, umano, filosofico etc.
      Comunque il dato fondamentale, tutto mio ma penso facilmente estensibile, è che mi sento a casa, con amici con cui discutere della vita perchè è questo che si rappresenta attraverso i portfolio.
      Grazie a Gigi e a tutti coloro che hanno reso possibile ancora una volta un momento di magia,.

  2. E’ stata veramente un’esperienza entusiasmante.
    Come dice Silvano è importante per tutti gli attori (pubblico, autori, ecc.) riuscire a capire perché molto spesso le letture dei lettori divergano.
    Credo che Il Face to Face sia una novità molto importante nella lettura del portfolio e mi auguro possa essere estesa a molte manifestazioni.
    Un caro saluto a tutti.
    cinzia

  3. E’ stata una esperienza interessantissima ricca di contenuti e suggerimenti per chi ama la fotografia e il complesso mondo che muove, mondo fatto di regole ed emozioni che devono essere coniugate e trasmesse nelle immagini. Ritengo che la lettura Face to Face sia stata una splendida sorpresa e chi vi ha partecipato ha potuto sentire come l’ intensità di questa modalità di lettura coinvolga l’autore, i lettori e il pubblico creando un unicum di fronte alle opere. Grazie a tutti e un caro saluto
    manuela guarnieri

  4. sono stata a Colorno in veste di pubblico,vorrei esprimere una mia opinione, che seppur apprezzando molto l’impegno profuso, non può obbiettivamente essere favorevole,vorrei sottolineare proprio in veste di spettatrice alcune lacune:mancava un punto informativo al quale rivolgersi,la trascuratezza con cui sono state trattate alcune immagini,la mostra del circolo Namias troppo decentrata rispetto al resto,e visto l’elevata qualità delle immagini meritava un risalto maggiore, chiudo dicendo che non sono ne una fotografa professionista ,ne amatoriale,ma mi piacciono e apprezzo molto le cose curate anche nei minimi dettagli,perchè sono i dettagli che fanno la differenza,e la REGGIA DI COLORNO è una dimostrazione di ciò che affermo, in un luogo prestigioso non può esserci manifestazioni trascurate .
    cordialmente saluto
    Giovanna Previtali

    1. Cara Giovanna, posso concordare con te che i dettagli fanno la differenza, ti posso dire che ai dettagli abbiamo guardato durante l’organizzazione del COLORNOPHOTOLIFE, a volte purtroppo capita che nella vita ci siano degli imprevisti; questi imprevisti, nel caso specifico il TERREMOTO, ti obbligano a modificare quello che tu avevi organizzato pensando anche al minimo dettaglio.
      Nel caso specifico che tu citi, la mostra del Namias doveva essere allestita in una chiesa sconsacrata vicino alla Reggia, purtroppo la stessa come l’ingresso della Reggia e le sale espositive dove doveva essere esposta la mostra di Bolondi ed altri locali, sono state rese inagibili dalle scosse che in questi mesi hanno martoriato la nostra regione.
      Tutto questo ci ha costretto a cercare spazi alternativi ed a pensare a nuovi allestimenti senza ridurre il programma del festival.
      Capisco che come spettatrice vorresti sempre avere il meglio, ma ricordati che il meglio non è sempre nell’esteriorità delle cose, spesso il meglio si racchiude nello spirito di una manifestazione, mi spiace che tu questo noi lo abbia colto.
      Comunque grazie per aver partecipato.
      Vorrei aprofittare del blog per ringraziare di cuore tutte quelle persone che ci hanno supportato con l’amicizia e la gratitudine nei tre giorni del festival, il prossimo anno cercheremo di fare meglio ancora, del resto come faremmo a migliorare se avessimo già fatto tutto bene .
      GIGI

  5. Non condivido nel merito e nell’opportunità le critiche di Giovanna Previtali, che forse non ha tenuto conto del momento di disagio nel quale si trova tutta la Regione e dell’incertezza della situazione generale.Gli organizzatori hanno dovuto affrontare difficoltà logistiche notevoli e quindi grazie a loro per avere comunque dato corso all’evento.
    Quanto al merito delle critiche, che possono essere anche costruttive e accettabili, ritengo che con un minimo di esperienza in questo campo, i commenti sarebbero stati certamente diversi.
    Giovanna De Franchi

  6. nel mio scritto precedente ho sottolineato l’apprezzamanto per l’impegno messo dagli organizzatori e sicuramente il momento per la regione non è per niente favorevole,ciò non toglie che il visitatore che vede le fotografie volare per terra, oppure scollarsi dal paspartout,o appoggiate in un angolo lascino un pò di perplessità. per quanto riguarda l’esperienza ,non mi sono permessa di fare critiche alle fotografie,anche perchè li gioca molto il gusto personale,io ad esempio amo molto il b/n, ma questo è un mio gusto personale,non mene vogliate ma mi piace esprimere la mia opinione.
    buona serata
    Giovanna Previtali

    1. Giovanna, pensavamo che dare l’opportunità a tutti di poter esporre fosse un fatto positivo, come scritto nel regolamento chi esponeva si assumeva la responsabilità delle proprie opere, purtroppo alcuni degli autori che hanno esposto, dopo aver messo le fotografie se ne sono andati per tornare la domenica pomeriggio.
      Anche a me non ha fatto piacere vedere le foto “svolazzare” ma ti posso dire che per evitare la pioggia le abbiamo tolte e rimesse almeno un paio di volte. Sicuramente abbiamo capito che questo spazio non interessa più di tanto a chi espone per cui al 90% il prossimo anno a dispiacere toglieremo questa possibilità democratica. Ciao

      1. Gigi grazie per le spiegazioni che mi hai dato,ora mi è più facile capire alcune cose che non mi erano piaciute,concordo con tè ,dopo quanto hai scritto, che chi ha avuto la possibilità di esporre e non ha avuto cura di monitorare le proprie “foto” se l’è giocata male questa carta,cosi facendo hanno creato disagio anche a voi che vi siete esposti ad una lettura falsata del vostro operato ,tieni sempre presente che io sono parte di quel pubblico che vede ma non conosce tutti i retroscena,pertanto la mia opinione si forma solo sulla visione globale della manifestazione,spero che quanto ho espresso in questi scritti serva anche a voi come altro punto di vista sulla manifestazione.
        buona giornata
        Giovanna Previtali

        1. Giovanna come sai le critiche quando fatte in maniera corretta sono costruttive, grazie per lo scambio di opinioni, spero di averti ancora a Colorno il prossimo anno in modo che potrai verificare se siamo riusciti a migliorarci.
          Ciao.
          GIGI

          1. salvo imprevisti sicuramente torno ,ma non per verificare, poi in zona ho mangiato ottimo culatello…..:-)
            buon lavoro
            Giovanna Previtali

  7. Festival Fotografici come quello di Colorno sono occasioni preziose di incontro, approfondimento, riflessione, stimolo.

    Lo spirito della manifestazione, la molla che muove gli organizzatori, l’energia che alimenta la realizzazione sono la passione e la necessità di incontrarsi.
    Osservando le cose da questa ottica è certamente più semplice comprendere e le piccole imprecisioni e soprattutto è più agevole entrare nello spirito della manifestazione.

    Condividere questi tre giorni con le persone presenti a Colorno è stato per me fonte di crescita e di conoscenza, ascoltare le singole testimonianze verbali e fotografiche mi ha concesso di comprendere ed arricchirmi di sensibilità e visioni che ognuno, a suo modo, è stato disposto a comunicarmi.
    Respirare così da vicino l’atmosfera legata a questo triste periodo emiliano mi ha aiutato a riflettere e capire l’importanza della reciproca solidarietà.

    Grazie a tutti, Massimo Mazzoli

  8. Anche io sono in sintonia con tutto quanto è stato detto in relazione al Face to Face, forma di lettura che favorisce una particolare atmosfera dove tutti – fotografi, lettori, pubblico – hanno la possibilità di crescere.Davvero bello ed intenso. Organizzare una manifestazione così articolata non è semplice e sicuramente c’è sempre qualcosa che non va e che può essere migliorata. Ma per me la differenza non è fatta solo di dettagli, la fanno soprattto le persone. Dagli organizzatori di Colorno ho capito che amano ciò che fanno, questo per me è la differenza e mi piace. Roberto Montanari.

  9. Ho passato un sabato bellissimo in vostra compagnia.
    Condivido quanto afferma Roberto Montanari, sicuramente le difficoltà che hanno dovuto affrontare gli organizzatori sono state grandi, è quindi doveroso complimentarsi con chi è riuscito a portare a termine un evento di tale importanza, nonostante il terremoto!

  10. Anche se con notevole ritardo vorrei aggiungere la mia impressione sulla lettura portfolio in modalità Face to Face.
    Ho seguito qualche lettura tradizionale, ai tavoli, spesso con una certa fatica a percepire le parole del giudice e tirando il collo per riuscire a vedere le immagini presentate dall’autore, da dietro le spalle di persone sempre più alte del mio metro e 57. A volte, invece, ho optato per qualche sbirciatina furtiva, restando a distanza di sicurezza per non sembrare invadente all’autore e al lettore dell’opera e non disturbare la loro concentrazione.
    La modalità Face to Face sembra possedere invece una vocazione naturale per la didattica. Il portfolio è ben visibile a tutti e i 2 lettori dell’opera rendono partecipi i presenti esponendo a voce alta le loro valutazioni; il pubblico quindi può seguire senza problemi il dibattito e capire i punti di forza ed i punti deboli delle opere, migliorando così la propria capacità critica.
    Dalle letture di Silvano Bicocchi e Cinzia Busi Th. vorrei ricordare due espressioni che mi sono particolarmente piaciute e sulle quali si potrebbero scrivere interessantissimi capitoli; la prima, di Silvano: “il fotografo non è innocente”; la seconda, se ricordo bene è di Cinzia: “un lavoro silenzioso”. La prima non richiede commenti (almeno non da parte mia), vista la portata enorme del suo significato; la seconda mi ha fatto notare che in effetti esistono lavori molto chiassosi, ciarlieri o rumorosi ed altri –appunto- silenziosi. È uno di quei concetti che avevo parcepito talvolta, come dire, a pelle, ma che non ero riuscita a focalizzare con appropriate parole.
    Ad entrambi i lettori, grazie; agli autori che hanno esposto i loro lavori, i miei complimenti.

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