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“Rise again” – di Emanuele Broli, Marco Ciccolella, Laura Predolini

 “Rise again”

di Emanuele Broli, Marco Ciccolella, Laura Predolini

Opera in mostra a Trentino Immagini 2013 Altopiano di Pinè.

Siamo Emanuele, Laura e Marco, tre amici appassionati da tempo di fotografia. In questi ultimi anni ci stiamo dedicando ad un progetto legato allo sport paralimpico. In qualità di fotografi accreditati, siamo stati alle Paralimpiadi di Vancouver e all’ultima edizione di Londra (Emanuele anche a Pechino e Torino).

Abbiamo già pubblicato il libro fotografico “Face the Fight”, dedicato all’edizione invernale di Vancouver2010 ed è ora in uscita il nostro secondo volume “Rise again”, edito da Silvana editore.

La nostra intenzione è quella di diffondere il più possibile il messaggio positivo che questi atleti trasmettono attraverso la loro esperienza, appassionando non solo allo sport ma anche sensibilizzando la società sulla diversità. Spenta la fiamma paralimpica resta la quotidianità. La disabilità può entrare nella vita di tutti, anche per questo la società deve essere pronta ad accoglierla. Ogni uomo ha diritto, per quanto possibile, alla propria libertà di movimento e di relazione con gli altri. Saperla vedere permette di cancellare parte della disabilità.

Da questa esperienza, dalla condivisione di obiettivi professionali e da una stretta amicizia nasce NESSUNO[press], un collettivo di fotografi dediti al reportage.

www.nessunopress.it

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5 commenti

  1. Con l’opera “Rise again” Emanuele Broli, Marco Ciccolella, Laura Predolini continuano il loro impegno nella diffusione dei valori umani e sportivi che hanno caratterizzato anche il grande evento delle Paralimpiadi di Londra del 2012. Dopo la trilogia del corpo, delle nostre precedenti pubblicazioni, quest’opera assume un particolare significato, perché il corpo di questi atleti è contemporaneamente soggetto di tormento e di riscatto: il velocista scatta dai blocchi con una gamba sana e una artificiale oppure cieco corre verso il traguardo; la nuotatrice senza arti superiori, morde l’asciugamano ai blocchi di partenza con tanta voglia di vincere, il ciclista dalle gambe possenti guida la sua bicicletta con braccia priva di mani, ecc… Quelle di questi atleti, sono storie sofferte di persone che lottano contro una fortissima limitazione fisica, imposta loro dalla genetica, dalla malattia, dagli incidenti, che impedisce loro la spontanea espressione del Sé. Il dualismo corpo/spirito che conforma l’uomo trova in questi atleti un rapporto straordinario: l’handicap fisico viene superato con la volontà e la creatività umana. E’ una grande lezione di vita quella che questi atleti ci danno, rompendo gli stereotipi verso i diversamente abili. E’ un forte messaggio umanitario quello che ci comunica questo gruppo di fotoreporter che si sono posti al servizio di queste fantastiche storie di umana resurrezione.

  2. Complimenti davvero per trasmesso le emozioni di questi atleti nei loro momenti più belli.
    Semplicemente da brividi
    Grazie

  3. “Rise again” è un lavoro emozionante e toccante che ci avvicina alla passione e alla straordinaria forza di volontà di questi atleti disabili straordinari. Non sono fotografie che vogliono provocare facile pietismo, ma si focalizzano sulla tensione e sulla corporeità degli atleti, cogliendo magistralmente attimi straordinari…complimenti davvero.

  4. E’ già difficile cogliere l’attimo nelle fotografie di Sport, proporre all’attenzione il mondo “integrato e parallelo” dei diversamente abili che con una forza spirituale unica concorrono a modo loro nella normalità, è veramente qualcosa di molto bello…Ancora grandi emozioni…
    Lugo

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