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PAUSA PASQUALE _ 2019

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Napoli 12/04/2019, Silvano Bicocchi

 

PAUSA PASQUALE

2019

Ogni Pasqua ha le sue atmosfere. Quest’anno due eventi importanti abbiamo nella mente: Napoli che ha accolto il 71° Congresso FIAF, l’incendio del tetto di Notre Dame de Paris.
Due eventi che si sono susseguiti lasciando in chi li ha vissuti un sentimento complesso, che dal “compimento” del primo, si passa alla “perdita” del secondo.
Condivido, con piacere, tre mie vedute fotografiche del porto napoletano con Vesuvio, ripreso in tre diversi momenti della giornata e posti nella sequenza in cui li ho vissuti.
Esse rappresentano tre atmosfere diverse di Napoli, prese dallo stesso punto ripresa ma in differenti momenti, rispettivamente: il pomeriggio, la sera, il primo mattino.
 

 
Quando il soggetto di una foto è presente nell’immaginario collettivo, per un complesso di significati condivisi, ogni sua immagine alimenta le forme diverse di un Simbolo.
Al mio tavolo di lettura di portfolio sono venuti in maggioranza fotografi delle regioni meridionali. I loro portfolio erano densi di creatività, poesia e valori umani. Leggendoli ho sentito la stessa spinta espressiva dei fotografi delle regioni del centro-nord d’Italia. I loro lavori se venissero condivisi nei media completerebbero la nostra identità culturale di italiani, che, se ha spiccate peculiarità regionali, è davvero uno spettacolo vederle tutte insieme. Se ci sarà richiesta la disponibilità, come Di Cult daremo a queste Regioni la stessa disponibilità offerta a quelle del centro nord.
 

 
Questa foto di Eugène Atdge rappresenta i giardini con attorniano le absidi della cattedrale di Notre Dame de Paris, tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900.
In essa la cattedrale resta sullo sfondo e il soggetto è questo accogliente angolo: con le panchine pubbliche deserte, gli alberi invernali con le ombre che disegnano arabeschi sulla ghiaia che copre la terra battuta. Come ogni sfondo la Cattedrale ci appare un simbolo eterno che dà la inequivocabile connotazione parigina a questo spazio pubblico.
La scandalosa visione delle fiamme che divoravano il tetto di Notre Dame, ha demolito nelle nostre menti l’eternità del simbolo, facendoci provare tristemente i limiti della nostra epoca incapace di proteggere le proprie eredità culturali.
La fotografia d’attualità, veicolata nei media, su Notre Dame sta formando un nuovo pensiero, che deve essere attentamente compreso, perché non è esplicitamente comunicato con parole ma annidato nel linguaggio figurato delle immagini: anche le cose che riteniamo sacre e inviolabili possono essere distrutte dal suprema forza della violenza, casuale o voluta che sia.
Per l’uomo che sa vedere oltre le effimere suggestioni dell’attualità, la fotografia assume un decisivo ruolo storico per eternare i significati del Simbolo.
Auguro a Tutti Buona Pasqua.
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
 

Napoli, 14/04/2019 – Serata delle onorificenze 71° Congresso nazionale FIAF

 
p.s.
Chi vorrà accompagnarmi pubblicando una propria fotografia può inviarla al seguente indirizzo:
Indirizzo-Email (pdf scaricabile)

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2 commenti

  1. Anche al mio tavolo di lettura ho incontrato tanti autori del Sud. Hanno proposto lavori intensi. Avevano dentro il calore e la passione che è parte della mostra Italia espansiva e piena di potenza emozionale. Una bellissima esperienza di condivisione!
    No ero mai stata a Napoli ma sono rimasta affascinata.
    Ancora complimenti agli organizzatori di questo 71° Congresso FIAF.

  2. Sicuramente il Congresso è stato un bel momento per ritrovarci e stare insieme in una città affascinante come Napoli. Una atmosfera nuova per molti di noi dove sacro e profano, eterno ed effimero, si mischiano come il giorno e la notte in nuovi pensieri.
    Poi improvvisa la notizia dell’incendio di Notre Dame, così sconvolgente che se non fosse stato per le immagini trasmesse in diretta sarebbe stata da non credere, ha portato nuove riflessioni alla nostra idea di effimero e di eterno. Ma la storia ci insegna che già durante la Rivoluzione Francese, e dopo cento anni per la Comune di Parigi, la cattedrale di Notre Dame era stata gravemente danneggiata, così siamo sicuri che presto quella guglia che abbiamo visto cadere tornerà a svettare nel cielo di Parigi… probabilmente eterno è solo il nostro sentimento e il nostro amore nel protendersi a perpetuare una realtà che di per sé è sempre effimera.

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