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Ambiente Clima Futuro_ Elaborazione del Concept_09

 
 
 
 
 
 
 
 

Ambiente Clima Futuro_ Elaborazione del Concept_09

a cura del LAB Di Cult 107 FIAF

Premessa

L’Antropocene è la nostra chiave di ingresso alla dimensione storica della questione ambientale. Il termine, attribuito a Paul Crutzen, premio Nobel per la chimica, è fatto risalire al 2000 e indica la capacità dell’uomo di proporsi come agente in grado di determinare una nuova conformazione geologica del pianeta, al pari delle eruzioni dei vulcani, dei terremoti e dei cicli orbitali della terra, tanto da arrivare a identificare una nuova epoca geologica del Quaternario, in successione all’Olocene che ne costituiva la precedente.
 

Edward Burtynsky – ANTHROPOCENE
 
L’Antropocene definisce quindi un insieme di fenomeni prodotti dall’azione umana che ha alterato radicalmente le matrici ambientali del pianeta, l’aria (atmosfera), l’acqua (idrosfera), il suolo, la vita animata (biosfera), fino alla cosiddetta nuova matrice la tecnosfera, ovvero l’esistenza di uno strato tanto enorme di elementi tecnologici artificiali prodotti dall’uomo che avvolge il pianeta, dalle strade alle discariche di rifiuti, fino agli oggetti della quotidianità, le automobili, gli orologi, i computer destinato a diventare materia geologica.
 
Edward Burtynsky – ANTHROPOCENE
 
Ma l’indicatore per eccellenza dell’Antropocene è rappresentato dal cambiamento climatico in gran parte indotto dalle attività umane. Il sistema termico del pianeta è regolato dalla presenza nell’atmosfera di gas serra, soprattutto metano e anidride carbonica, che hanno la capacità di trattenere il calore sulla terra.
Tale presenza è andata via via aumentando in particolare con la accelerazione potente avvenuta con il boom economico del secondo dopoguerra. Il sovrappiù di anidride carbonica ha alterato l’equilibrio termico, innalzando la temperatura del pianeta. Oggi la presenza di anidride carbonica è tale da creare il clima infuocato che sta determinando lo scioglimento dei
 

 
ghiacciai, l’innalzamento dei mari, la siccità e la desertificazione. Un percorso analogo può essere descritto per il metano, la cui presenza in atmosfera è generata tra l’altro dagli escrementi dei bovini e dall’allevamento di massa.
 
 

Foto: NASA – POLO
 
Siamo stati abituati a interpretare il nostro stato di benessere seguendo la curva del Pil, dello spread, dei titoli di borsa. Oggi i numeri a cui dobbiamo fare attenzione sono ben altri: quelli delle particelle di anidride carbonica in atmosfera.
 

 
Nel 2050 si prevede saranno 450 ppm, con un aumento della temperatura globale di 1,5 gradi centigradi. E nel 2050 saremo 9 miliardi di esseri umani presenti con i nostri comportamenti propri della società dei consumi che gioco forza dovranno essere rivisti e rimodellati se vogliamo evitare di raggiungere un punto di non ritorno, per i più pessimisti già toccato o molto vicino.
Il dibattito è molto vasto, ampio, aperto e coinvolge tutti. Le nostre azioni dovranno essere quindi ricondotte ad atti che si traducono in ricerca di un equilibrio sostenibile.
  

Declinazioni tematiche

L’argomento abbraccia molteplici aspetti e problematiche da farlo considerare quasi un tema libero, il che può indurre a ritenere che lo svolgimento sia di facile realizzazione.
Cosa che a ben pensare invece non è al contrario di una tematica più ristretta in grado di indicare una più facile direzione sulla quale muoversi senza il rischio di finire fuori tema.
Il tema è comunque, per fascino e attualità, al centro dell’attenzione dei mass media e riteniamo possa suscitare in ciascuno di noi interesse e fornire ispirazione da tradurre per immagini in idee e progetti.
A questo punto sarà la creatività personale a mettere in relazione congruente le immagini e il cosa fornendo un valore aggiunto alla produzione delle stesse.
L’English Oxford Dictionary, che è il più importante dizionario storico della lingua inglese e moderna, ha scelto nel 2020 la parola “TOSSICO” per definire il quadro catastrofico ambientale che si prospetta per il futuro.
 

 
Il 22 aprile 2021 è stata la giornata della Terra e il motto che la ha accompagnata “RESTORE OUR EARTH” (ripristiniamo la nostra Terra) può costituire una prima idea per una linea di svolgimento del tema.
 

FOTO: Laura Loiotile
 
Riconvertire, rinascere, riqualificare sono i verbi con i quali coniugare lo sviluppo dell’ambiente, del clima e del futuro ad esso legato, con le modalità e il sentire di ciascuno di noi.
Non meno importante è l’attività fotografica di denuncia documentale e il valore tassonomico che la stessa comunque presenta in ottica di memoria storica documentando gli elementi di degrado di territorio e ambiente naturale ed urbano.
 

FOTO: Andrea Fornaro
 
E’ da tener comunque presente che la stessa rappresenta solo uno degli aspetti presenti nella finalità del progetto.
Sarà quindi più rilevante ai fini di un buon risultato finale, ad esempio, riuscire ad abbinare all’attività di reportage una caratterizzazione personale ed originale delle immagini che comporranno i progetti, singoli o di gruppo che siano.
Un esempio tra i tanti, potrebbe anche essere quello di ambientare i soggetti sulla scena o utilizzare elementi metaforici, di assonanza o rimando alle tematiche.
 

Foto: Giacomo Sinibaldi
 
Ciò che abbiamo davanti è quindi il futuro dell’ambiente per le nuove generazioni che si stanno dimostrando più vicine al tema per sensibilità e verbi di proposta rispetto a noi. Tocca a tutti prenderne sempre più coscienza e lo sviluppo del Lab può rappresentare un importante strumento per questa funzione.
Il laboratorio è fatto di tante voci e in divenire dovrà dimostrarsi sempre più aperto a suggerimenti che ne costituiranno linfa vitale.
Le idee di ciascuno dovranno essere il motore che lo alimenta, costituendo un work in progress animato dal dibattito, dalla condivisione e dal confronto e stimolando occasioni di crescita personale non solo fotografica, ma anche umana.
 
Andrea Fornaro
Giacomo Sinibaldi 
Coordinatori Lab Di Cult 107 FIAF Abruzzo_ Ambiente, Clima, Futuro

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4 commenti

  1. Salve. Non ho capito se e come partecipare con immagini al progetto.
    Gradito un vs. riscontro.
    Cordiali saluti.
    Antonino Esposto

    1. Possono partecipare al progetto nazionale tutti i fotografi (amatoriali e professionisti) d’Italia, in forma singola, in forma associata attraverso i circoli di appartenenza (circoli iscritti FIAF) o in gruppi auto costituiti (tutti i componenti del gruppo devono essere iscritti FIAF). La partecipazione è gratuita per tutti i soci FIAF iscritti nel 2021. I non iscritti possono partecipare versando una piccola quota di accesso
      La consegna delle opere per la selezione nazionale e quindi per la partecipazione alla mostra presso il CIFA deve avvenire entro il 30 dicembre 2021
      Inserisco il link del primo post di Agorà sul progetto
      https://fiaf.net/agoradicult/2020/03/08/ambiente-clima-futuro_-progetto-tematico-nazionale-2020_2021-fiaf/

  2. Il progetto è straordinario, attuale e futuristico. Sono convinta che i soci più giovani realizzeranno foto “nuove” poiché vivono una realtà ambientale, tecnologica e sociale non sempre compresa e condivisa dagli “anziani”.

  3. Ottime considerazioni, che ci riguardano tutti da vicino. L’uomo è arrivato a sentirsi onnipotente, ma non ha considerato che tutto ciò che è creato è molto più potente (e forse più intelligente) dell’uomo stesso, e che il creato può far meno della razza umana, ma probabilmente l’umanità non potrà rimanere in vita senza tutto ciò che ci circonda. Ma potrà mai l’uomo rinunciare ad un po’ della sua avidità con cui ha assoggettato a sé il pianeta? Ogni singolo può mettere tutta la propria volontà per cambiare il percorso sbagliato che è stato intrapreso, ma le potenze mondiali avranno veramente intenzione di cambiare rotta?

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