14° Alba di Agorà Di Cult – 2025
Alba Di Cult 2025
E’ la mia prima Alba Di Cult da Direttore del Team Di Cult, un rito propiziatorio che si rinnova ormai da quattordici anni e che vede protagonista ognuno di noi, che in ogni immagine proviamo a raccontare qualcosa che ci sta a cuore, un urgenza da esternare, un pensiero da condividere.
Io, dopo tantissimi anni di sospensione, provo a ripartire dalle radici, da quei negativi che mi fanno sentire a casa, e tu?
Sarà un anno fotograficamente ricco di attività che potrai arricchire con la partecipazione ai Lab Di Cult a tema Memorie, ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà, con la partecipazione al Progetto Nazionale che sta scaldando i motori per la partenza proprio in queste settimane, con la partecipazione ai tavoli di lettura di Portfolio Italia e dei Lab di Lettura di Portfolio On Line, la condivisione delle attività di Circolo, visita di Mostre e quant’altro troverai e cercherai lungo il cammino.
Dal 12 febbraio 2012 un pochino di tempo è trascorso, quel giorno venne pubblicata la prima Alba Di Cult.
Rileggendo la riflessione operata da Silvano Bicocchi, che qui sotto riporto integralmente, credo ognuno di noi possa prendere atto di quanto attuali e stimolanti siano tutt’oggi i contenuti analizzati.
Un grande invito al confronto, alla partecipazione, alla crescita comune.
Un progetto cui è mia intenzione dare continuità e sviluppo facendo riferimento a tutta l’esperienza accomulata in questi anni e al desiderio collettivo di continuare a lavorare fianco a fianco lungo un percorso in continua evoluzione.
Avanti assieme quindi e Buon Anno a tutti Noi.
Massimo Mazzoli
Direttore del Dipartimento Cultura
L’alba di “Agorà Di Cult”
12/02/2012
Sono consapevole che, dato il tema del Dipartimento Cultura della FIAF, diverse avrebbero potute essere le interpretazioni nel realizzarlo, in base alla mentalità del Direttore incaricato.
Voglio ringraziare nel Post d’apertura delle attività del Blog “Agorà Di Cult”, il Presidente Claudio Pastrone e i componenti del Consiglio Nazionale della FIAF, per la fiducia che hanno riposto nella mia persona e per questo stupendo strumento WEB a noi affidato, realizzato con passione dal Vice Presidente Roberto Rossi, da Renzo Tavanti e Massimo Mazzoli che è il Direttore del Dipartimento WEB.
La mia interpretazione è stata improntata nel dare struttura a quel che in Federazione ho sempre visto avvenire in modo spontaneo, nello scorrere degli anni dal 1995 ad oggi, cioè l’avviamento di nuovi soci ad assumere determinati ruoli nell’ambito delle attività culturali della FIAF.
Per fare ciò, visti i nuovi modi per comunicare offerti dal WEB, ho ideato un Dipartimento atto a perseguire i seguenti valori:
1)La Cultura Fotografica intesa a 360° che pone salde basi nell’esercizio della fotografia e che da quel punto di vista approfondisce gli aspetti teorici.
2) Attenzione e rispetto verso la Cultura Fotografica vissuta, anche nelle diverse specificità regionali, perché essa ha radici e percorsi storici profondamente legati al territorio.
3) Condivisione delle conoscenze provenienti dalle più diverse estrazioni culturali, per formare delle figure operative nelle attività di Cultura Fotografica locale e nazionale della FIAF.
4) Libero accesso ad ogni socio FIAF, nelle attività del Dipartimento Cultura, attraverso l’autocandidatura alle figure proposte dal Dipartimento.
5) Il Dipartimento Cultura vuole essere lo spazio in cui trovano visibilità i numerosi approcci alla Cultura Fotografica presenti in FIAF.
E’ fondamentale comprendere che il contesto nel quale noi esercitiamo la Cultura Fotografica è una Federazione di Associazioni fotografiche e non altro, come ad esempio le Istituzioni Culturali pubbliche o private, le quali hanno altri scopi e quindi altre logiche.
Pertanto il nostro operare deve sempre essere inteso nell’ambito delle passioni che si coltivano nel tempo libero, nel quale, come in ogni disciplina che si impara gradualmente, è fondamentale il concetto di percorso personale, cioè assecondare pazientemente la continua maturazione del fotografo per far sì che le sue capacità siano in progressiva crescita.
Questo aspetto non è secondario, perché noi cerchiamo di ricrearci nello spirito con la fotografia, dopo le fatiche del lavoro quotidiano.
Per questa ragione il nostro atteggiamento deve essere di un sereno impegno che genera ambienti umani accoglienti, capaci di essere festosi e insieme efficienti, leggeri e contemporaneamente molto competenti.
Sarà la passione a chiamarci alla profusione anche di quel impegno che a volte , agli estranei, può sembrare eccessivo in termini di tempo dedicato e difficoltà affrontate.
L’appassionato fotografo una volta si chiamava dilettante, poi nel dopo guerra fotoamatore, oggi è chiaramente parte del Volontariato culturale.
Qualcuno potrebbe rimanere sorpreso da un mutamento così impegnativo compiuto da chi si “diverte” fotografando. Ma basti pensare che la fotografia è diventata in poco più di 170 anni un irrinunciabile strumento di documentazione ed espressione, cioè oggi è inteso come un linguaggio per la conoscenza e la cura dell’animo umano, fino ad aspirare all’atto artistico.
Giuseppe Cavalli affermava che “l’arte non si insegna”, io sono d’accordo con Lui, aggiungendo però che è solo dando la possibilità al fotografo di mettersi alla prova, che egli scoprirà il proprio talento.
Il Dipartimento Cultura farà proprio questo: darà al fotografo FIAF le opportunità di mettersi alla prova!
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura
Nonantola, 12/02/2012
Fotografie Alba Di Cult 2025