Mundus è un racconto visivo del rapporto tra paesaggio, memoria ed uomo in Iran. Gianluca Ceccarini e la compagna Nahid Rezashateri del collettivo SARAB hanno scelto di farlo facendo dialogare immagini custodite in album di famiglia e disegni di bambini, con immagini recenti. Un lessico familiare – sfondo antropologico e affettivo – si apre ad un lessico universale – testimonianza del cambiamento in atto. Perché è proprio la percezione di quei luoghi, del MUNDUS, “insieme di cielo terra mare e aria”, ricordando Festo, ad essere indagata nel lavoro, mostrandoci come essa stessa possa mutare sino a diventare distopica, mentre il deserto avanza e il vento sempre più caldo spazza via i ricordi e le tracce di un mondo che resiste solo nei ricordi. Perché il paesaggio è la somma di spazi fisici ma anche di spazi mentali. E’ un “complesso processo culturale” fatto di “relazioni, memorie, storia e identità” ci ricordano Gianluca, interessato sin nei suoi percorsi di studi dalle tematiche dell’Antropologia del paesaggio, e Nahid, la cui storia personale la lega alla sua terra di origine, l’Iran, che ritorna anche in altri suoi lavori visuali (grafica, e moviemaker). Tutto è congeniale al lavoro anche la commistione di linguaggi, dal ritratto, al documentaristico, dallo still life, al paesaggistico; foto a colori e in bianco e nero. Ecco che con loro, finalmente, intraprendiamo un viaggio, attraverso le pieghe più intime dell’Iran, a conoscere lo stravolgimento radicale avvenuto per l’intervento dell’uomo (le grandi opere idriche che hanno prosciugato e reso desertiche le terre) e per i cambiamenti climatici: villaggi abbandonati (più di 8000), cisterne vuote, e Quanat ormai in disuso. Lì dove c’erano campi di fiori, e si raccoglievano i frutti dei melograni, resta solo terra arida e pneumatici abbandonati. Nessun vociare di bimbi risuona più. I laghi e fiumi sono in agonia, le temperature sempre più alte. I cervi e i leopardi pallidi sono solo ricordi evocati nelle storie che si continuano a raccontare. E il nostro esserci resterà finchè rimarranno i manufatti, finchè la sabbia coprirà anche le ultime tracce del nostro passaggio.
Il progetto MUNDUS ha ricevuto la Menzione Speciale da URBANAUTICA ISTITUTE per la open call EXTINCTION. OR THE WORLD WITHOUT US? – ottobre 2019.
Il Collettivo SARAB dal 2018 si occupa di progetti fotografici, Grafica e Media Art e servizi editoriali per zine e photobook, con particolare attenzione ai temi dell’identità, della memoria e del paesaggio come processo culturale. Sarab è anche un’etichetta indipendente che promuove il lavoro di artisti e fotografi emergenti e un Magazine, spazio di condivisione per progetti di altri autori. Ultima nata è l’etichetta Sarab Label, per altra passione che è la musica. Dall’incontro con Sarab Collective e Francesca Sand e Loredana Denicola è nata la prima pubblcazione collettiva per La Pecora edizioni dal titolo Donya, un progetto che ha unito i 4 autori che usano la fotografia con stili diversi ma con la stessa finalità di narrare storie e stati emotivi.
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