A fine aprile torna l’Italian Street Photo Festival: grandi nomi. Vi sveliamo qualcosa
Vi sveliamo qualcosa
Torna a Roma il 28-29-30 aprile a ROMA presso Officine Fotografiche il Primo Festival Internazionale di Fotografia di strada in Italia, dove appassionati, fotografi professionisti ma anche curiosi potranno davvero sperimentare e vivere a 360 gradi la fotografia di strada contemporanea.
Saranno tre giorni pieni di appuntamenti, che inizieranno venerdì pm con l’inaugurazione della mostra, imperdibile, di MATT STUART (il fotografo dei paradossi visivi o solo un po’ ficcanaso?) e dei selezionati ai concorsi; poi sabato 29 aprile il clou della manifestazione con le premiazioni delle 4 sezioni del concorso, con giurati di fama internazionale (le iscrizioni sono già aperte da alcuni giorni e si chiudono il 5 marzo) offerte dal main Sponsor Fujifilm, le talk di PAOLO PELLEGRIN, fotografo Magnum, e dell’ospite 2023 Matt Stuat, che terrà anche una due giorni di workshop andata subito esaurita in pochi giorni, FRANCESCO FARACI, e tanti altri ancora.
Non mancheranno i PHOTOWALK con affermati street photographer, le LETTURE PORTFOLIO a cura FIAF, partner sin dalla prima edizione, e altri TALK e presentazioni. Uno spazio sarà dedicato all’approfondimento sulla vitalità, come non mai, ora, della fotografia di strada in Italia, e lo faremo insieme ad amici e soci FIAF, che hanno raggiunto traguardi e riconoscimenti importanti, anche internazionali, che si racconteranno davanti ad una platea di curiosi.
Il programma più dettagliato di tutti gli eventi, a breve, così come anticipazioni sulla mostra di Matt Stuart.
Intanto segnatevi le date e ci sono ancora posti per partecipare al workshop con Francesco Faraci.
Per i soci FIAF, anche quest’anno l’opportunità di accedere ad una convenzione, con costo ridotto a 150 invece di 180 euro. Info qui su UN’INFINITA COMPRESSIONE PRECEDE LO SCOPPIO – Esercizi di nutrimento dello sguardo di Francesco Faraci, perchè “La fotografia di per sè non ha alcun significato, è, al contrario, un significante. Una moltitudine di segni linguistici che, attraverso l’atto del fotografare, permette di superare i “classici” problemi quali inquadratura e tecnica, ad esempio, e fa giungere dritti al primo, assoluto, fondamento della fotografia: lo sguardo. Non importa quale macchina fotografica usiamo, quale focale abbiamo a nostra disposizione, ciò che veramente importa in fotografia è la capacità di “sentire” gli odori, i suoni e gli umori del territorio che solchiamo, qualunque esso sia. Uno scatto che possiamo definire “buono” ha luogo nel gesto, ma prima, attraverso una serie di esercizi di immaginazione e immedesimazione… Lo sguardo ha necessità di essere nutrito. Lo sguardo va disintossicato. Lo sguardo va sensibilizzato.
Lo sguardo deve essere riconosciuto e coltivato quotidianamente…”.