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STEFANO CAROTENUTO

"La mia fotografia di strada"

“Non è stata solo una botta di C, sono state almeno tre botte di C insieme!”, ride Stefano, commentando una delle sue foto più note: la statua della libertà di New York si staglia su un cielo rosa arancio con nubi blu, un fulmine sembra colpire un grattacielo e in primo piano una donna guarda verso un cellulare con gli occhi stralunati. Ma si sa che la fortuna difficilmente arriva da sola, va anche un po’ cercata, e non ci si meraviglia quindi che Stefano Carotenuto aggiunga “è un’immagine a cui sono affezionato, anche perché arriva dopo migliaia di scatti non riusciti”.

New York – Stefano Carotenuto

Migliaia di scatti a New York, già, perché la sua compagna ha lavorato lì fra il 2018 e il 2022 e lui l’ha raggiunta ogni volta che ha potuto.
Dalle strade di Napoli, con qualche salto veloce a New York, a quelle di Milano: napoletano verace, Stefano da un paio d’anni vive nella metropoli lombarda per motivi di lavoro, passeggia volentieri per le strade con una compatta sempre pronta, ma preferisce scattare quelle volte che riesce a prendersi qualche ora da dedicare completamente alla fotografia, perché “serve concentrazione per vedere in profondità”.

Stefano Carotenuto

 

Stefano Carotenuto

 

Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto

In quello che dice ricorda un po’ una frase nota di Doisneau: “Vi spiego come mi prende la voglia di fare una fotografia. Spesso è la continuazione di un sogno. Mi sveglio un mattino con una straordinaria voglia di vedere, di vivere. Allora devo andare. Ma non troppo lontano, perché se si lascia passare del tempo l’entusiasmo, il bisogno, la voglia di fare svaniscono. Non credo che si possa vedere intensamente più di due ore al giorno.” E allora via, in giro, con la dovuta concentrazione, prediligendo “scene con più soggetti coinvolti ma che non interagiscono direttamente fra loro”. Una situazione sicuramente d’effetto nell’ambito della street photography, ma non certamente facile da cogliere.

Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto

Carotenuto fotografa da sempre, ma si avvicina alla fotografia di strada nel 2015, dopo aver conosciuto le foto di Alex Webb, “The Suffering of Light è stato il primo libro che ho comprato”. Con lui è partito il viaggio attraverso il mondo della street, che lo ha portato anche a grandi soddisfazioni, per esempio la vittoria nel 2020 nel “Bangkok street photo festival” e il primo premio street del “Trofeo Città di Follonica”. Finalista in vari contest internazionali, è stato anche selezionato da giurati come Steve McCurry e Martin Parr. Un fotografo dallo sguardo ampio come lui non ha di certo pochi autori fra quelli preferiti: “sì, molti; se proprio devo far nomi: Narelle Autio, Mark Cohen, Helen Levitt, Joel Meyerowitz, Daido Moriyama, Trent Parke, Martin Parr, Alec Soth, Lars Tunbjörk, Garry Winogrand, oltre naturalmente a Alex Webb”.

Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto

Stefano predilige lavorare a colori “il mondo è a colori, lo vedo a colori; il bianconero mi resta più difficile, ammiro molto altri autori che lavorano in bianconero, ma non è un genere nelle mie corde”. Vede l’uso del colore come una cosa naturale, insomma, in lui prevale la spontaneità.

Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto
Stefano Carotenuto

Gli chiedo se ha un aneddoto che racconta volentieri. “Una volta”, mi dice, “nell’estate 2020, ero sul lungomare di Napoli in compagnia di Michele Liberti”, altro bravissimo fotografo di strada. “Stavamo scattando delle foto ad alcuni ragazzi che si tuffavano quando fummo accerchiati da più volanti della polizia. Qualcuno doveva averle chiamate pensando che stessimo scattando in malafede. Chiaramente dopo una veloce chiacchierata con le forze dell’ordine si è tutto risolto per il meglio, ma all’inizio è stato psicologicamente devastante.” Un episodio spiacevole, ma lui lo racconta volentieri perché, dopo, è servito a rafforzare la convinzione che fotografare sulla strada è del tutto legittimo.

Stefano Carotenuto

Ho avuto qualche occasione per conoscere Stefano, oltre ad essere un bravissimo fotografo, è anche una persona piacevole. Me lo immagino volentieri in giro tranquillo e attento con la sua macchina fotografica, pronto a vedere tutte quelle botte di fortuna straordinarie e nascoste, che aspettano solo di essere colte da persone capaci come lui.

(testo e intervista di Mario Mencacci)

Per approfondire la fotografia di Stefano Carotenuto

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