In occasione del’uscita del suo libro, “Silence s a gift “ edito da “Chose Commune”, che averrà nei prossimi giorni, abbiamo l’onore di raccontare di Ciro Battiloro.
Ciro BATTILORO nasce nel 1984 a Torre del Greco, tra Vesuvio e golfo di Napoli. Successivamente agli studi classici, intraprende filosofia all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Si dedica alla fotografia, ispirato profondamente dalla vita quotidiana ed intima vissuta in bilico tra marginalità ed oblio, trattando spesso di tematiche sociali.
I suoi lavori, rigorosamente con macchina fotografica analogica, si sviluppano inizialmente nei quartieri del sud Italia per poi affacciarsi al mondo. Esamina luoghi distanti solo apparentemente. Dal Rione Sanità di Napoli al quartiere Santa Lucia di Cosenza, inizia un racconto sorprendentemente intimo; Ciro Battiloro è accolto dagli abitanti di cui diventa parte. Nella Sanità, una delle aree più densamente popolate d’Europa, Ciro si immerge totalmente. Vive le dinamiche più intime e complesse fino a riconoscere in quei soggetti il suo vissuto personale. Non è un lavoro distaccato da fotografo documentarista, ma è un vero e proprio abbraccio che vuole sostenere quelle vite all’ombra dei vicoli, vissute in spazi angusti e affollati condividendo difficoltà e speranze. Con le immagini del Rione Sanità, Ciro Battiloro, ci apre all’immensa umanità dei suoi abitanti, alla ricchezza dei rapporti umani, alla forza dell’amore e della generosità.
Nel 2015 viene selezionato per la seconda edizione del Laboratorio Irregolare ideato e curato dal fotografo Antonio Biasiucci. Un vero maestro di fotografia per Ciro Battiloro al quale deve la sua costante ricerca di autenticità.
Nel suo lavoro “Santa Lucia” , quartiere in declino nel centro storico di Cosenza, Ciro Battiloro, ritrova un luogo familiare dove l’umanità e la dignità incontrata lo riportano agli abitanti del Rione Sanità di Napoli. La città di Cosenza, tra gli anni cinquanta e settanta, conobbe il massimo splendore demografico ed edilizio. Contemporaneamente però iniziò uno squilibrio tra il centro storico e il resto della città. Le famiglie si trasferirono in periferia, prediligendo case nuove, ma il conseguente spopolamento aggravò gli svantaggi sociali del centro storico, dimenticato anche dagli amministratori locali. Ciro Battiloro, in queste immagini, dà voce agli invisibili, toccando con mano, ancora una volta, l’anima fragile della gente comune. Una popolazione impaurita dai possibili crolli ma unita da relazioni umane profonde, il vero senso della vita sociale. Col suo sguardo attento e autentico racconta sapientemente di una collettività magnanima e resiliente, capace di riscoprire la felicità nella semplicità quotidiana.
Ciro scrive: “L’intimità è qualcosa di straordinario, essa rivela l’unicità di ogni vita umana. L’intimità intesa come vicinanza, prossimità è una forma di resistenza silenziosa e discreta. Essa è il riparo dallo scorrere del tempo, dalle crisi esistenziali e da tutti i fattori disgreganti che ci impone la società contemporanea: l’omologazione, la banalizzazione, le disuguaglianze sociali e la violenza.”
Dei lavori prima considerati, l’autore Ciro Battiloro, ne propone una approfondita analisi nel libro in uscita a marzo 2024 dal titolo “Silence is a gift ”.
Nel suo ultimo lavoro intitolato “Le petit souffle” ambientato in Normandia, Ciro Battiloro diventa testimone della dura vita dei pescatori di Honfleur e Trouville-sur-Mer. Cattura ogni sfumatura di un lavoro che si fonde tra manualità e spiritualità in un palcoscenico fatto di reti, cavi metallici e orizzonti. La pesca su queste coste si tramanda di generazioni in generazioni, un lavoro faticoso ma onesto fatto di rituali ancestrali. Un’indagine, la sua, sui fattori che oggi mettono in difficoltà intere comunità di pescatori, come l’aumento dei carburanti, la diffusione della pesca industriale e i preoccupanti progetti sulla costruzione di pale eoliche sulle rotte dei pescatori. Battiloro, attento e sensibile, avverte e cattura nei suoi scatti i sacrifici e gli sforzi quotidiani di una vita dura, faticosa ma onesta, dove nulla potrà affievolire la passione per una esistenza vissuta in armonia col mare.
Ciro Battiloro è stato selezionato nel 2017 per le residenze artistiche Bocs Art – Residenze Artistiche Internazionali a Cosenza, nel 2018 per Up-Urban People a Milano e nel 2022 Tremplin Jeunes Talent a Deauville.
I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero in Gallerie, musei e festival, tra cui Galleria Lia Rumma (2018), Galleria del Cembalo (2017), Helsinki Photo Festival,Festival de photo MAP Toulouse, In Cadaques, Cortona on the Move Festival e IMP Festival-International Month of Photojournalism, Planches Contact. I suoi progetti hanno ricevuto diversi riconoscimenti tra cui: PRIX DU PUBLIC Tremplin Jeunes Talent, Grand Prix MAP, Forum Santa Fe Photography Award, 3° Premio Canon Giovani.
Testo di Mariana BATTISTA
Ricordiamo che il libro “Silence s a gift“ edito da “Chose Commune” è possibile ordinare al seguente link:
Per approfondire il lavoro fotografico di Ciro BATTILORO
https://www.instagram.com/cirobattiloro/