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Ivano Bolondi – di Samuele Bellini

Ivano Bolondi
di Samuele Bellini

 
Vita

 Ivano Bolondi nasce a Montecchio dell’Emilia nel 1941 dove attualmente vive con la moglie.

Fotografa fin da ragazzo, frequenta le scuole primarie e subito dopo inizia a lavorare nell’officina meccanica di Guglielmo Melloni; figura importante che gli trasmetterà una formazione professionale e la passione per il viaggio, condivisa con Eugenia Baldi che sposa nel 1965 e con la quale girerà prima l’Italia e l’Europa, accompagnato sempre dalla sua inseparabile macchina fotografica.

Il rapporto con la fotografia si concretizza con l’acquisto della sua prima reflex all’età di 27 anni che lo porta, insieme ad un gruppo di altri fotografi, a fondare il CINEFOTOCLUB DI MONTECCHIO che si occupa della ricerca fotografica del territorio natale.

 

Montecchio premio Nikon 1980

La sua crescita espressiva avviene però frequentando il GAD (gruppo Amatori Diapositive) di Reggio Emilia alla fine degli anni settanta, dove Bolondi trova un ambiente critico e creativo che gli permette di trovare un proprio stile e una particolare espressività che sarà alla base dei sui futuri lavori.

Produce molti audiovisivi e inizia a girare per i circoli di tutta Italia, gli vengono riconosciuti molti premi, come i premi Nikon del 1982,1998, diventando così sempre più popolare.

 

Siviglia 1992
Nel 1992 gli è stata conferita dalla F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), l’onorificenza A.F.I. (Artista Fotografico Italiano). È stato designato dalla F.I.A.F. Autore dell’anno 2005 e Maestro della fotografia Italiana (MFI) nel 2007.
 
TEMATICA

Il linguaggio di tipo narrativo tematico è arricchito da una visione artistica.

L’uomo è rappresentato calato nel suo ambiente; colori, costumi, gestualità, usanze, sono rese nella loro autenticità grazie ad uno studio meticoloso e approfondito che Bolondi affronta prima di ogni viaggio.

 

India 1999
 
Giava 2002

Una rappresentazione quindi variegata – si va dalla metropoli Newyorkese all’Australia aborigena fino all’attuale Cina – dove differenze socioculturali consistenti per la loro rilevanza e caratterizzazione sono analizzate e descritte con maestria.

Senza confini
Australia
Quale Cina ?

POETICA

Questa tematica realistica delle persone e dei luoghi viene arricchita da una poetica che si manifesta attraverso una visione strettamente emozionale del mondo osservato.

Le sue immagini sono spesso momenti indefiniti, percezioni valorizzate da un gioco di luci e ombre o piani sovrapposti, astrazioni dalla realtà attraverso riflessi..

 

Quale Cina ?
Visioni della Birmania
Quale Cina ?
IL PROCESSO CREATIVO

Il processo creativo è tutto concentrato in fase di scatto: non vi è un processo post-produttivo.

C’è principalmente una scelta tecnica di ottiche e di esposizioni: vengono infatti privilegiate ottiche estreme come grandangolari 17mm o teleobiettivi come 400mm, i primi per descrivere, i secondi spesso usati per creare immagini astratte. L’uso espressivo del riflesso, dello sfocato e delle riprese attraverso gli oggetti – come in un gioco di trame – completa la singolare e personale visione dell’artista.

 

Astrazione del visibile Hawaii
Visioni della Birmania
Astrazione del visibile
Conclusioni

In un’intervista Bolondi afferma:

“…Il mio fine è comunque quello di riuscire a trasmettere agli altri le stesse emozioni che questi posti e la loro gente riescono a trasmettermi.”

Emozioni che colpiscono la nostra attenzione attraverso i suoi audiovisivi dove raccoglie le sensazioni vissute in un attimo riconsegnandocele attraverso una partitura melodica di immagini e attraverso le mostre dove il rapporto con il suo modo di vedere si fa più intimo, permettendo una percezione più profonda del suo lavoro.

E’ tutto questo insieme che porta a ridefinire la fotografia di viaggio documentaria, in reportage emozionale.

Visioni della Birmania
Australia
Quale Cina ?
 
Link utili:
Sito :
http://www.ivanobolondi.it/
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=B7vAmnn2tdE
http://www.youtube.com/watch?v=W4LjP1GQZt0
 
 

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6 commenti

  1. Samuele Bellini inizia il suo percorso di Critico Fotografico FIAF con lo studio di Ivano Bolondi MFI. Lo compie riflettendo nei vari aspetti, vissuto – tematica – poetica – processo creativo – conclusioni, previsti dalla griglia analitica per autori. Data la sua formazione tecnica Samuele ama l’esposizione sintetica e la rivelazione di quanto ha compreso nei lavori dell’autore. Ritengo interessante leggere la fotografia di Ivano Bolondi dal punto di vista del “Reportage emozionale”, una genere di opera che non era ancora stata ben compresa nel 2005 quanto io curai la Monografia dell’Autore dell’anno FIAF. Complimenti vivissimi a Samuele Bellini per consapevole realizzazione del Post e il suo personale stile essenziale e profondo.

  2. Mi sembra decisamente appropriata la definizione di Samuele secondo la quale Ivano opera un tipo di “reportage emozionale”.
    In queste immagini i contorni dei soggetti vengono quasi “aperti” così che i loro colori possano espandersi per contaminare tutta la scena, riproponendone una personale visione che tuttavia riesce a mantenere i caratteri dell’ambientazione originale.
    Ne emerge l’essenza del momento, il vissuto istantaneo di un autore il cui occhio non si accontenta mai dello spettro visibile, ma cerca sempre di sintonizzarsi (e sintonizzarci) su una propria lunghezza d’onda.
    Naturale che poi non siano necessari interventi in post produzione: il momento creativo precede tutto e il “click” libera la grande quantità di energia accumulata.
    Se poi anche questa energia non fosse sufficiente, Ivano sa attingere ad adeguate sonorità musicali che accompagnano e completano l’opera di coinvolgimento.
    Quanti hanno la possibilità (e la volontà…) di visitare altri paesi e altre culture, acquisiscono una ricchezza interiore davvero notevole: i più sensibili sentono il desiderio di condividerla; gli artisti trovano anche un proprio modo per farlo.

  3. Fra conoscere vari autori (a chi ancora non li conoscesse) e approfondirne l’opera è’ un notevolissimo contributo di crescita culturale e fotografica. Quindi caro Samuele attendiamo altre tue pubblicazioni.

  4. Ivano Bolondi è autore che ci sa portare in alto. Le sue sono liriche fotografiche.
    Ci racconta di luoghi diversi esaltando e svelandone le caratteristiche. Sa cogliere l’essenza e il mistero che i luoghi racchiudono. Il suo reportage, come ha perfettamente detto Samuele, è emozionale proprio perchè riesce a rapirci. Ci sentiamo come tuffati dentro le sue fotografie e nelle situazioni che ci propone. Ci pare di percepire anche profumi e suoni e siamo avvolti dalla bellezza.
    Grazie dunque a Ivano per quello che ci regala e a Samuele che con questo post ci ha permesso un rinnovo di emozione.
    Orietta Bay

  5. Ivano Bolondi è un amico sensibile e generoso oltre che socio onorario del mio circolo .
    Ogni proiezione delle sue immagini ti fa sognare ,ti fa venire voglia di prendere in mano la macchina fotografica e dare sfogo alle proprie emozioni, propone immagini per narrare una realtà, filtrata dalla sua sensibilità che parte prima dentro, poi arriva sul pulsante di scatto
    La sue immagini evocano qualcosa che vanno oltre alla semplice realtà. Le visioni attraverso i riflessi , lo sfuocato, il frammento , manifestano una rara sensibilità e profondità d’animo . Al circolo ci proviamo tutti ad imitarlo ma nessuno è mai riuscito. Grande maestro di fotografia e artista.

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