“CONFINI” – i Cataloghi dei LAB Di Cult FIAF
Atto conclusivo dei Laboratori Di Cult FIAF
Introduzione
Il valore culturale che si scopre alla fine di un progetto a “tema dato” è sorprendente e non immaginabile all’avvio. Il fotografo inizia sempre a immaginare sul tema da quel che sa, per poi allargare le conoscenze, in concetti e immagini, indagando su Internet, nei libri, nei films, ecc., e condividendo le sue scoperte nel proprio Laboratorio.
Con il blog Agorà Di Cult la condivisione cambia scala, passando dal singolo Laboratorio alla rete che possono formare i Laboratori quando pubblicano le riflessioni che si stanno compiendo nel loro ambito. Sono state pubblicate su Agorà Di Cult 17 elaborazioni del Concept tematico, attività che hanno contribuito a formare in ogni fotografo il proprio punto di approccio al “tema dato” con la determinazione del “tema personale”. Dal momento della consapevolezza della declinazione personale del tema ognuno ha iniziato a sentire l’urgenza espressiva di realizzare le prime fotografie sulle quali riflettere e sviluppare la propria opera in un percorso di profondità.
La profondità si raggiunge quando non ci si ferma ai primi scatti ma si verifica la corrispondenza tra le immagini e il proprio sentito per poi rinnovare lo sguardo verso il tema e quindi produrre nuove immagini rivelatrici. E’ impressionante essere consapevoli del confronto tra sentito e immagine realizzata perché in quell’esercizio si può comprendere se la nostra natura è più letteraria o visiva nel constatare se le immagini sono all’altezza delle nostre parole o se le superano nella capacità di significare.
Non dobbiamo porre conflitto tra parola e immagine perché il loro rapporto c’è sempre stato nell’evoluzione del linguaggio umano, come afferma il filosofo J.J. Wunenburger : L’immaginario verbo-iconico costituisce dunque l’asse centrale della vita delle immagini e della loro teorizzazione, essendo tutt’uno col nostro stesso rapporto immediato e socializzato col mondo[1].
Anche “CONFINI” penso ci abbia stupito per la varietà e la profondità dei contenuti che il tema ci ha portato a scoprire, dimostrando come il progetto tematico sia un esercizio di approfondimento di un argomento che aumenta le conoscenze del fotografo e la sua capacità espressiva. Ogni volta che realizziamo un’opera abbiamo compiuto un passo nel nostro percorso autoriale. Rompendo la monotonia del quotidiano con un’esperienza espressiva ci si sente più vivi e presenti a sé stessi. Per chi ha affrontato il tema, i “Confini” non hanno più un solo significato e soprattutto ha scoperto che ogni entità materiale o immateriale esiste in forza di un confine che la determina. La stessa conoscenza verrà maturata anche in chi avrà la curiosità di leggere i Cataloghi.
Questa edizione si è distinta per l’ampio esercizio del tutoraggio; si incomincia a realizzare quel che da tempo speravo diventasse realtà. Abbiamo una forte presenza di figure che possono dare un valido contributo nel realizzare sia immagini singole che portfolio fotografici. Non va scambiato il tutoraggio per una didattica tout court, esso deve essere inteso come una condivisione dialettica tra autore e Tutor al fine di riuscire a realizzare l’opera più efficace nei limiti delle capacità dell’autore.
L’Arte non si insegna, se fosse possibile farlo allora esisterebbe una sola corretta modalità per esprimere un tema, invece ogni Tutor ha un proprio approccio e un personale dono da dare al fotografo, spesso diverso da tutti gli altri. Misteriosamente l’Arte si può imparare, ognuno nell’ambito delle proprie capacità artistiche e il momento del tutoraggio è per il fotografo una risorsa decisiva per maturare un personale processo creativo.
L’esercizio del tutoraggio è stimolante anche per il Tutor perché è proprio esercitando le proprie funzioni analitiche e stimolatrici che egli matura e completa le proprie competenze.
Ora con la pubblicazione su Agorà Di Cult dei Cataloghi, ogni singolo Laboratorio rivela compiutamente la specificità del proprio percorso con la presentazione delle opere realizzate nel suo contesto. Nel complesso il numero delle opere è così elevato che sarebbe impossibile vederle in un’unica esposizione e quindi non resta che la lettura di ogni singolo catalogo per conoscerle tutte.
Vi invito a leggere i cataloghi ponendoli anche in relazione alla Regione di appartenenza del Laboratorio. I Laboratori sono stati 40 e appartenenti a 14 Regioni italiane, il loro complesso è una bella occasione per avere una visione globale delle dinamiche in atto della cultura fotografica regionale.
L’allestimento delle mostre locali apre il grande tema della lettura della fotografia nelle numerose sue strutture linguistiche adottate dai fotografi. Le opere rappresentano la capacità espressiva che abbiamo sin qui maturato e la moltitudine degli approcci al tema sono anche il segno dell’umanità digitale che vive in noi.
La mostra locale oltre alla funzione conclusiva del percorso laboratoriale è anche un dialogo aperto con il proprio territorio, per far conoscere la libertà espressiva che offre la fotografia e il valore della condivisione culturale che offre l’esperienza del Laboratorio Di Cult FIAF.
Sono grato a tutti per la passione espressa nel condurre l’esperienza laboratoriale, perché nulla sarebbe stato possibile senza questo spirito che anima il significato dell’incontro dell’altro e tutto il nostro fare.
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
[1] La filosofia delle immagini – Jean-Jacques Wunenburger, Ed. Einaudi
Cataloghi dei LAB Di Cult FIAF
editing a cura di Barbara Armani (Sestri Levante)
A questa pubblicazione seguirà una seconda e conclusiva a Luglio di tutti i Cataloghi prodotti dai Laboratori.
Il progetto CONFINI non termina qui, verranno programmate da settembre delle serate on line di pubblica presentazione di ogni Catalogo.
Carissimi,
Dopo la pubblicazione di 16 Cataloghi a giugno, come dalla pianificazione oggi ne sono stati aggiunti 13, portando il numero dei Cataloghi a 29 su 40 Laboratori che hanno tentato di sviluppare il tema dato CONFINI. Se verranno consegnati altri Cataloghi verranno pubblicati, li aspettiamo! Il percorso è lungo e le difficoltà incontrate possono essere tante.
Il post è stato curato nella pubblicazione da Barbara Armani che pubblica su Agorà Di Cult sin dalla sua nascita nel 2012. Il suo è un contributo silenzioso e invisibile di grande valore per la qualità e la continuità che ha donato a tutti noi.
La pubblicazione dei Cataloghi è un risultato di grande valore, per la diffusa passione dedicata alla nostra esperienza laboratoriale che trova il suo compimento proprio nel Catalogo di presentazione delle opere realizzate dai partecipanti in questo lungo percorso iniziato il 01/05/2022.
CONFINI non termina con la pubblicazione dei Cataloghi su Agorà Di Cult, l’attività continua fino a dicembre con le mostre locali e la presentazione on line da settembre per la quale invieremo il programma.
Esprimo i miei complimenti a Tutti i Laboratori, in particolare a quelli che hanno concluso o concluderanno l’attività lasciando un Catalogo.
Un cordialissimo saluto a Tutti!
Silvano Bicocchi
Direttore del,Dipartimento Cultura FIAF