
La realtà tattile incontra le ombre, la finzione diventa luce nella spasmodica ricerca dell’oggettività, equilibri cromatici che si allineano alla sezione aurea dell’inquadratura. il soggetto diventa cornice dello spazio che risalta nella sua egocentricità tra linee orizzontali e verticali che danno compostezza e fermezza al fotogramma. Libertà, ironia, infanzia, tranquillità, gioiosità: suggeriscono un desiderio di agguantare la realtà quotidianità per stravolgerla secondo canoni estetici fissati nella propria visione della fotografia ancestrale o metafasica. Tutto ciò per descrivere quel caos gigantesco che è la vita quotidina, seguendo il ritmo dei turbinii creativi del fotografo che lo costringono ad uscire per strada a scattare lo spettacolo del mondo.
Luca Regoli ci offre una miscellanea della sua produzione fotografica incentrata sulla sua street photography dal sapore nostalgico e certe volte ironico. Un British Humor molto simile alle fotografie di Martin Parr, catturando momenti comici o inaspettati, offrendo uno sguardo critico ma anche divertente sulla vita quotidiana di tutti noi.




L’autore crea delle composizioni dinamiche e irriverenti, catturando elementi distintivi di un luogo o una situazione, accostati con oggetti veramente insoliti come la rivista di moda con il viso della donna sulla sedia sdraio oppure la bottiglia d’acqua collegato allo schizzo d’acqua della fontana. Composizioni esilaranti che descrivono pienamente la cultura della società contemporanea mantenendo il focus su oggetti o particolari definibili chiassosi o eccentrici.




Una seconda parte del suo genere fotografico è ascrivibile alla fotografia concettuale o metafisica evidenziata da ampi spazi indefiniti, da soggetti in contemplazione o inanimati. Misteriose silhouette si proiettano su un muro o una parete di una camera al tramonto sovrapposto al corpo abbandonato di un uomo che contempla la sua solitudine. Quasi a voler ricreare l’atmosfera pittorica dell’americano Edward Hopper. Il tutto messo in evidenzia da una contrapposizione della cromia e della forma della luce: calda e fredda, tramonto e mare.
Un bilanciamento di emozioni, sottolineato dalle forme nello spazio in cui si collocano i soggetti o gli oggetti. Un esempio lampante è lo scatto del bambino che si nasconde con gli occhi nella tenda, inserito nei due terzi del fotogramma dominato da una serie di linee orizzontali e verticali che vengono delimitati dal divano, dall’armadio azzurro, dalla finestra e dal forno a microonde. Uno scatto semplice e diretto quasi a sottolineare la volontà di ritornare a vivere quei giochi d’infanzia che permettevano con la fantasia di astrarci alla realtà che ci circondava.



Interessante la fotografia, dal sapore grottesco, delle tre silhouette che si prendono per mano, con le due teste mozzate: quasi a indicare un’infanzia turbata e frastagliata dalla perdita dei genitori e che si aggrappa alla speranza di ritrovarli con quella mano tesa, alzata al lenzuolo, senza ottenere alcuna risposta.




Le fotografie di Luca Regoli ci colpiscono per i suoi diversi stili narrativi che si ispirano molto ai maestri della fotografia del colore, come Franco Fontana (vedi la serie della piscina), e per la sua cura nell’uso della nuance cromatica apunto quasi a spalmarlo a sua immagine e somiglianza deformando o catturando la realtà a proprio piacimento. Un percorso che lo porta ad una fotografia che descrive una sola realtà con tanti multi versi e tante favole silenziose da narrare.



testo di Giuseppe Calascibetta
BIOGRAFIA
Luca Regoli, nasce nel 1972 e vive a Mordano un piccolo paese vicino a Imola in Italia. La sua passione per la fotografia è iniziata sei anni fa quando ha smesso di fumare. Ha pensato di sostituire la gestualità del fumare con lo scatto della macchina fotografica e così si è appassionato e innamorato della fotografia. Ha comprato la sua prima reflex e ha iniziato a studiare fotografia da autodidatta. Molto esigente per quanto riguarda la composizione, molto meno per quanto riguarda la perfezione tecnica, non passa molto tempo in post-produzione. Non ha una fotocamera top, adora scattare, quasi esclusivamente, con obiettivo fisso 35mm o 50mm. Il suo genere preferito e che gli dà più emozioni è la street, ma ama molto anche giocare con le ombre o rifessi, realizzare situazioni creative, molte volte coinvolgendo famiglia o amici.