Dai tavoli di portfolio

C’era una volta… – di Anna Signorini

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C’era una volta, tanto… tanto tempo fa, una donna: unica, fantasiosa, creativa, segreta, enigmatica, capricciosa, coraggiosa.
Così ci narravano le fiabe popolate di principesse e fate.
Troppo spesso non ricordiamo di essere stati bambini, eppure quelle donne non sono poi così cambiate. Chissà se credono ancora alle favole! Ed io ho voluto raccontarle così, quasi con ironia.
Ed ecco quindi la Bella Addormentata, trasformata in un paralume di quell’ambiente domestico in cui vive e ne è il fulcro e la luce… appunto; la fata custode della fantasia, il candore e la forza di Biancaneve … i sogni di Cinderella, i sacrifici di Odette; ognuno può immaginare ciò che vuole, il fondo le favole son desideri.
Anna Signorini
 

C’era una volta…

 

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10-omaggio-a-gastelOmaggio a Gastel

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11 commenti

  1. “C’era una volta…”, di Anna Signorini, è un’opera animata da un’idea creativa perché, in queste immagini, la realtà è pretesto per realizzare “cosa altra”.
    Noto che sono sempre più presenti autori con opere creative che ci mostrano le possibilità dell’elaborazione digitale nel concretizzare le loro idee, spesso eccellenti; l’opera presentata è tra queste.
    La presentazione dell’autrice ci orienta alla lettura delle immagini, con argomentazioni chiare e appartenenti all’immaginario collettivo.
    Ogni cosa inserita nell’immagine appartiene all’ambiente domestico e con notevole creatività è stata modellata per caratterizzare il personaggio di fiaba rappresentato. Il controllo dei colori e delle texture è davvero sapiente, in queste immagini che prendono, dagli scatti digitali, solo i frammenti iconici utili all’idea dell’autrice; siano in piena fotografia iconica che richiede un processo creativo molto affine alla pittura. L’alto livello delle immagini ci dimostra che tecnicamente si può fare tutto e il primato come sempre è dell’Idea.
    Dopo aver visto la serie d’immagini dove spesso è presente la figura retorica dell’iperbole (con l’ingigantimento dei particolari, i fiori, i fiocchi, i grandi cappelli) sentiamo rappresentati tanti aspetti della femminilità che in “Omaggio a Gastel”, con l’ideazione delle lampade, ci parlano dell’energia creativa della donna, che appunto accende le lampadine.
    Complimenti ad Anna Signorini, per la padronanza del suo linguaggio artistico e per il profondo legame con la realtà dell’immaginario femminile che ha saputo intrattenere nel realizzare la sua opera.

    1. Veramente onorata di essere qui e…commossa per il commento che non avrebbe potuto esprimere meglio il mio intento .
      grazie

  2. Ho avuto modo di vedere le immagini di Anna Signorini per la prima volta alla manifestazione “Penisola di luce” di Sestri Levante e già in quell’occasione mi avevano colpito per la loro raffinatezza e originalità. Non posso che confermare la prima impressione , anzi il poter riguardare ancora meglio l’opera di Anna , mi porta ad apprezzare ancora di più la sua poetica e l’ottima proprietà tecnica di questa autrice.
    I miei più sentiti complimenti!

  3. Anna Signorini è autrice che riesce ad unire capacità tecnica espressiva al bisogno interiore di raccontare. La scelta tematica è indice di questa ricerca. La protagonista è una donna che sogna e nel sogno si trasforma e realizza, come la stessa autrice ci suggerisce, i suoi desideri.
    C’è eleganza e armonia nella composizione e un garbato modo di esaltare il fascino femminile. La donna è un mistero da scoprire, in lei ci sono mille sfumature che ne delineano caratteristiche e capacità. Un lavoro che è un raffinato ed intelligente omaggio alle donne perché ci costringe ad andare oltre a quello che si vede per capire.
    Complimenti.
    Orietta Bay

    1. grazie Orietta, delle donne ci sono milioni di sfaccettature da raccontare..la mia piccola ricerca è solo la punta dell’iceberg.
      un saluto Anna

  4. Visivamente piacevolissimo, intrigante leggero e pensante, vagamente altalenante, più di una favola da mettere sotto la tavola. Ricorrente tra la mente e il corpo come solo le donne lo sanno fare parlare e fotografare. Eterna sfida tra il piacere e piacersi o perdersi nel rivedersi allo specchio al contrario. Nella sequenza avrei preferito che si iniziasse dove il corpo è un tutt’uno con la trama, e poi piano piano si materializza e ne esce libero, coma splendente farfalla da bruco. Ma è un’inezia tra la delizia ammiccante di una sfinge quasi parlante.

  5. Scorrendo queste immagini ne ho letto chiaramente l’influenza del “Glamour Gasteliano” prima ancora di leggerne il riferimento.
    Riflettono tutte le sfaccettature dello spirito femminile: la forza trasmessa dal colore, la delicatezza dalle pose,la grazie delle composizioni, il mistero nel loro apparire e inglobarsi allo sfondo.
    Molte di esse sfumano negli arabeschi degli sfondi come fossero dipinte; chiara dimostrazione di capacità tecnica ed abilità nell’elaborazione digitale.
    Un’originale, variegata quanto elegante messa in posa ne esalta il buon gusto oltre alla ricercata “ensamble” di accessori compositivi che narrano con grande abilità dell’autrice, quanto appartenga al mondo femminile,in realtà o fiaba che sia.
    I due lati della medaglia si congiungono con dovizia di particolari perchè l’uno non può esistere senza l’altro.

  6. Creativo, elegante, raffinato, intrigante… ben venga questa bellezza laddove spesso troppo spesso primeggia il dolore e la crudezza del reportage, ma a patto che sia una ricerca estetica non fine a sé stessa e che, come quella di Anna, a ben vedere, possa portare a tanti diversi significati e possibilità di lettura. Uno specchio quindi in cui riscoprire il mondo fantastico delle fiabe, percorrere con ironia dei ruoli femminili fino a scoprire la provocazione della donna oggetto che si fa mazzo di fiori o paralume… Complimenti Anna

  7. Veramente delle immagine superlative fatta con grande tecnica, ma insieme con fantasia e poesia – i miei migliori complimenti!!!!

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